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Ultima chiamata per il Terzo settore

REGGIO CALABRIA Diciannove mensilità arretrate per un totale stimato di 8 milioni di euro: è con questo argomento che i rappresentanti sindacali del Terzo settore reggino si sono presentati oggi ad u…

Pubblicato il: 14/12/2012 – 21:47
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Ultima chiamata per il Terzo settore

REGGIO CALABRIA Diciannove mensilità arretrate per un totale stimato di 8 milioni di euro: è con questo argomento che i rappresentanti sindacali del Terzo settore reggino si sono presentati oggi ad una riunione con la triade commissariale e l`addetta ai servizi sociali per il Comune di Reggio, Carmela Stracuzzi. Appena domati, anche se non del tutto spenti, gli incendi di Leonia, Multiservizi e dipendenti comunali – in ballo ci sono ancora mensilità arretrate e tredicesime, i cui tempi di liquidazione dovrebbero essere decisi a breve – i commissari Panico, Piazza e Castaldo hanno una nuova gatta da pelare.
Cooperative e associazioni del Terzo settore – che da solo impegna i magri bilanci comunali per 258 mila euro al mese – reclamano più di un anno e mezzo di mensilità arretrate e denunciano una situazione a dir poco “tragica”, secondo fonti sindacali che non nascondono la determinazione degli operatori a passare dallo stato di agitazione permanente alla mobilitazione, in caso di mancate risposte.
“Semplicemente, non sanno più come andare avanti”, ammettono quasi sconsolati i rappresentanti sindacali che si sono presentati in forze alla riunione, portando a rimorchio anche il segretario generale regionale della Cisl, Mimmo Serranò.
Già negli scorsi giorni è stato interrotto il servizio accompagnamento disabili, si è fermato per quattro ore quello di accompagnamento scolastico e già da tempo alcuni centri per minori lavorano a singhiozzo.
Per sanare, almeno in parte, questa situazione potrebbero essere utilizzati i 5,2 milioni di euro che la Regione ha annunciato di aver trasferito al Comune, ma a Palazzo San Giorgio di quei fondi non c`è traccia. Annunciati in pompa magna dalla giunta e dall`assessore Caridi, per il quale costituiscono “un segnale tangibile dell`attenzione che la Regione Calabria riserva alla situazione di particolere difficoltà che sta vivendo, sotto ogni profilo la città di Reggio”, e consentiranno “di fornire le prime importanti risposte alle numerose e gravi problematiche che la città sta affrontando”, stando ad alcune fonti sindacali, sarebbero ancora bloccati in banca.
Potrebbero arrivare lunedì, ma per adesso non c`è alcuna certezza che questo accada. In ogni caso, per martedì è fissato un tavolo tecnico per decidere come e dove destinare queste risorse, che potrebbero – almeno in parte – dare respiro a cooperative e associazioni “ormai non più in condizioni di operare”. Se si dovessero fermare, a pagare non sarebbero solo centinaia di lavoratori – da tempo immemore senza stipendio – ma anche tutti quegli utenti che da quando Palazzo San Giorgio ha smantellato il welfare cittadino per sposare la linea del privato sociale, riescono a usufruire di fondamentali servizi di assistenza solo grazie a una galassia di coop e associazioni.
Nel frattempo, sulla città si allunga l`ombra lunga del dissesto. I giudici della Corte dei conti – che solo un paio di giorni fa hanno ascoltato i tre commissari – sono chiusi in camera di consiglio per sciogliere le riserve sulle controdeduzioni dell`Ente ai rilievi mossi sul documento di Bilancio 2010. Una decisione che potrebbe arrivare a breve – forse ad ore – e sarà determinante per il futuro di Reggio città.

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