Il Pd nella palude degli elenchi
LAMEZIA TERME L`ordine impartito da largo del Nazareno è quello di mantenere calme le acque. Almeno fino a domani sera, quando saranno concluse in Calabria le primarie per la scelta dei parlamentari…

LAMEZIA TERME L`ordine impartito da largo del Nazareno è quello di mantenere calme le acque. Almeno fino a domani sera, quando saranno concluse in Calabria le primarie per la scelta dei parlamentari. E tuttavia qualcosa si muove e il ritiro dalla competizione del deputato Cesare Marini rischia di lasciare il segno. Il deputato, che aveva ottenuto una deroga dalla direzione nazionale del Pd per potere partecipare alle primarie, per il momento si limita al classico «no comment» ma ha messo nero su bianco in una lettera i motivi della sua scelta. La missiva è stata spedita ai vertici del partito ma verrà presa in considerazione solo a urne chiuse. Per il momento, insomma, ci si muove nel campo delle ipotesi. E tra quelle più accreditate a determinare il dietrofront di Marini ci sarebbero alcune anomalie sulla gestione degli aventi diritto al voto in vista del voto di domani. Anomalie che vengono confermate anche un altro aspirante deputato come Francesco De Nisi, che corre nella circoscrizione provinciale di Vibo Valentia: «Solo ieri ho potuto prendere visione dei registri ma non di averne una copia come sarebbe stato legittimo. Posso dire che in quegli elenchi c`era una gran confusione e i nomi non erano nemmeno ordinati in ordine alfabetico».
Si capisce bene che se la situazione dovesse essere la stessa anche nel resto della Calabria, il rischio di un ingorgo generale diventerebbe davvero reale. Rosetta Console, ex assessore provinciale a Cosenza e candidata pure lei (almeno fino a poche ore addietro) alle primarie, non intende fare passi indietro: «Nella federazione di Cosenza è stata vietata la par condicio tra i candidati. Un esempio? Non ho potuto prendere visione degli elenchi della platea che prenderà parte al voto. Si parla tanto di rinnovamento ma poi si cade sempre negli stessi errori». La Console che si candidava a rappresentare l`area settentrionale della provincia di Cosenza, non si dà comunque per vinta e annuncia battaglia: «Sto ancora aspettando una risposta ufficiale alla mia richiesta di destinare ai terremotati del Pollino i soldi versati dagli elettori che parteciperanno alle nostre primarie».