L`allarme nell`Alto Tirreno: rifiuti in strada da 10 giorni
SCALEA I rifiuti «attendono da oltre dieci giorni di essere conferiti, con conseguenze gravissime per l`immagine del territorio, per i rischi ambientali e per la salute pubblica». Nell`Alto Tirreno c…

SCALEA I rifiuti «attendono da oltre dieci giorni di essere conferiti, con conseguenze gravissime per l`immagine del territorio, per i rischi ambientali e per la salute pubblica». Nell`Alto Tirreno cosentino ci sono quindici sindaci preoccupatissimi per la piega che ha preso l`emergenza rifiuti. Hanno scritto al prefetto, al presidente della giunta regionale, all`assessore all`Ambiente e al commissario per l`emergenza ambientale. Chiedono un intervento urgente, per un`area che «negli anni passati ha contribuito al superamento di condizioni analoghe in altre aree della Calabria».
La situazione, in questa zona della regione, è diventata insostenibile e, secondo i sindaci, «procura ingenti danni economici sia ai singoli Comuni che al territorio nel suo complesso». Per questo i primi cittadini «si riservano di procedere in danno del commissario straordinario per quanto subìto negli ultimi anni senza l`adozione di soluzione alcuna».
Alla precarietà si aggiunge la «meraviglia per l`ingiustificato ritardo» che si registra sull`avvio dell`impianto di selezione della differenziata e di compostaggio già appaltato dal Comune di Scalea: «Impianto che, se realizzato nei tempi oramai più che superati, avrebbe da un lato consentito un grande risparmio e dall`altro la soluzione di un problema per tutta l`area dell`Alto Tirreno».
I quindici sindaci sono quelli di Scalea, Aieta, Tortora, Praia a Mare, San Nicola Arcella, Santa Domenica Talao, Papasidero, Orsomarso, Verbicaro, Santa Maria del Cedro. Grisolia. Maierà, Diamante, Buonvicino e Belvedere Marittimo.