PRIMARIE PD | Il Pdl cita Reitano: è stata una burla
«Quando autorevoli esponenti del partito democratico come gli onorevoli Marini e Maiolo denunciano brogli, quando al capogruppo regionale del partito, forse perché socialista, non viene consentito di…

«Quando autorevoli esponenti del partito democratico come gli onorevoli Marini e Maiolo denunciano brogli, quando al capogruppo regionale del partito, forse perché socialista, non viene consentito di concorrere, quando non si capisce se valgano più due-tremila voti di Crotone che 4-5 mila di Cosenza, significa che un partito che voleva presentarsi come partecipativo ha solo organizzato una grande burla, condita dalla presenza di una signora, l`onorevole Bindi, che in vita sua a Reggio Calabria forse non c`era mai stata». Lo afferma in una nota l`assemblea regionale del Pdl Calabria: «I cittadini calabresi hanno potuto conoscere da vicino l`attendibilità di questo partito, retto da commissari, ascari e da persone improbabili, sotto ogni punto di vista Bersani dovrebbe riflettere – prosegue la nota – anche perché Maiolo, che per noi resta un avversario e non certo un amico, non è persona da contrabbandare falsità».
«Le falsità ci sono state, eccome, sulle schede preconfezionate, per quanto racconta lo stesso consigliere regionale democratico, e sugli elenchi distribuiti a proprio comodo. Se questi sono i nomi che il Partito democratico designerà i calabresi avranno una ragione di più, come scrisse in una bellissima canzone proprio un calabrese doc, Mino Reitano, per bocciare la farlocca e burlonesca truppa che ha organizzato uno scherzo riuscito male» concludono dal Pdl.