Le motivazioni delle richieste del pm
Sia il consigliere Morelli che il giudice Giglio, all`epoca presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, erano stati arrestati nel novembre 2011 nell`operazione de…

Sia il consigliere Morelli che il giudice Giglio, all`epoca presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, erano stati arrestati nel novembre 2011 nell`operazione della Dda di Milano – guidata dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini – contro la cosca dei Valle-Lampada infiltrata in Lombardia grazie anche agli “appoggi” della cosiddetta “zona grigia”. In uno dei “filoni” dell`inchiesta, tra l`altro, era finito in carcere in seguito anche l`allora gip del tribunale di Palmi, Giancarlo Giusti, condannato poi a 4 anni di reclusione lo scorso settembre con l`accusa di corruzione aggravata dalla finalità mafiosa, perché sarebbe stato corrotto dalla cosca dei Lampada con escort e soggiorni di lusso. Il pm Storari, davanti ai giudici dell`ottava sezione penale (presidente del collegio Luisa Ponti), ha chiesto anche altre 9 condanne (tra i 10 e i 4 anni di reclusione) per gli altri imputati, tra cui 4 ex militari della Gdf che, secondo l`accusa, sarebbero stati pagati dalla cosca per non effettuare controlli sulle macchinette slot machine e videopoker gestite da Giulio Lampada e sparse per diversi bar di Milano. Il consigliere regionale del Pdl Morelli è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione, mentre il giudice Giglio risponde di corruzione, rivelazione di segreto d`ufficio e favoreggiamento aggravato dalla presunta agevolazione dell`attività del clan (a processo c`è anche suo cugino, il medico Vincenzo Giglio, per cui il pm ha chiesto 8 anni). Per Morelli, come per altri imputati, il pm ha anche chiesto 3 anni di libertà vigilata, oltre a una richiesta di confisca degli immobili sequestrati e riconducibili ai presunti esponenti della `ndrangheta. Secondo l`accusa, il magistrato Giglio si sarebbe rivolto al politico Morelli per far ottenere a sua moglie, Alessandra Sarlo, la nomina a commissario dell`Asl di Vibo Valentia. A sua volta poi Morelli avrebbe chiesto e ottenuto, secondo il pm, notizie riservate sulle indagini da Giglio. Tutti e due, stando alle indagini, sarebbero stati in rapporti con il presunto boss Giulio Lampada.