Muore a Venezia l`artista Fiorella Folino

LAMEZIA TERME È morta a Venezia l`artista lametina Fiorella Folino. Aveva 24 anni. Venerdì scorso la giovane era stata colpita da un malore all`aeroporto “Marco Polo”, poco prima di imbarcarsi sul volo che l`avrebbe riportata in Calabria, dopo aver passato il Capodanno insieme al marito nella città lagunare. A non lasciarle scampo è stato un devastante aneurisma. Fiorella si era diplomata lo scorso luglio all`Accademia delle belle arti di Catanzaro e a novembre si era aggiudicata il primo posto nella sezione Decorazione del premio nazionale delle arti, il concorso più prestigioso riservato agli allievi degli istituti di alta formazione. «Eravamo già al gate dell`aeroporto per l’imbarco quando mi ha detto di sentirsi male. Nemmeno il tempo di farle bere un bicchiere d’acqua e Fiorella non c’era più. È sempre stata bene. Non ha mai accusato alcun problema di salute. Abbiamo trascorso un bellissimo Capodanno a Venezia e ora è tutto finito», ha dichiarato il marito Michele Mercuri non appena ha saputo che per Fiorella non c`era più nulla da fare. Lo scorso 6 dicembre il Corriere della Calabria aveva dedicato un servizio alla talentuosa decoratrice di Lamezia Terme. La scultura con la quale aveva vinto il premio del Miur, “Electrotub”, aveva lasciato di stucco la commissione del concorso, al punto da essere scelta per aprire la cerimonia di premiazione ospitata nell`Accademia albertina di Torino.
La gioia per l`insperato successo («quando hanno pronunciato il mio nome stentavo a crederci», aveva spiegato durante l`intervista) e poi il dramma, giunto al termine di una vacanza felice con il marito. I due giovani erano sposati da circa un anno e fino a poco tempo fa gestivano un negozio di abbigliamento a Lamezia Terme.  
Dopo il malore, Fiorella è stata subito trasferita all`ospedale di Mestre. In condizioni già compromesse, i medici l`hanno sottoposta a un delicato intervento chirurgico, ma senza esito. Il decesso è stato ufficialmente dichiarato ieri, dopo quattro giorni di coma. La famiglia ha autorizzato la donazione degli organi. «Stavamo aspettando di conoscere la data per la consegna del riconoscimento a Roma, alla presenza del presidente Giorgio Napolitano – ha detto ancora il marito –. Era così orgogliosa».