La cosca Giampà ha i giorni contati
LAMEZIA TERME L`interferenza della cosca dei Torcasio nella riscossione delle estorsioni nei confronti di imprenditori già vittime del racket da parte dei Giampà. È questo il filo conduttore che coll…

LAMEZIA TERME L`interferenza della cosca dei Torcasio nella riscossione delle estorsioni nei confronti di imprenditori già vittime del racket da parte dei Giampà. È questo il filo conduttore che collega il tentato omicidio di Umberto Egidio Muraca e i successivi omicidi di Vincenzo e Francesco Torcasio. «Il controllo delle estorsioni, quale primo indice di forza delle cosche mafiose sul territorio, ha determinato – scrive il gip nell`ordinanza – la subitanea reazione della cosca Giampà, dapprima contro Muraca e quindi contro i due Torcasio. Non si è trattato di una azione meramente ritorsiva ma di una condotta dettata da concrete finalità economiche e dalla necessità di mantenere impregiudicata la supremazia sul territorio».
Una ricostruzione corroborata dalle dichiarazioni di cinque collaboratori di giustizia che hanno permesso di svelare i retroscena dei delitti e individuare mandanti ed esecutori. Quattro i destinatari dell`ordinanza emessa dal gip di Catanzaro: Luca Piraina, di 24 anni, Pasquale Catroppa (27), Maurizio Molinaro (39) e Alessandro Torcasio (30), ritenuti il gruppo di fuoco della cosca della `ndrangheta dei Giampà di Lamezia
Terme. L`ordinanza di custodia cautelare è stata notificata oggi ai quattro nelle carceri di Vibo Valentia e Rossano dove si trovano già detenuti. Piraina, Catroppa e Molinaro sono accusati del duplice tentato omicidio di Umberto Muraca e Angelo Paradiso, avvenuto a Lamezia Terme nel marzo del 2011. Alessandro Torcasio è invece ritenuto responsabile degli omicidi di Vincenzo e Francesco Torcasio, compiuti a Lamezia Terme, rispettivamente, nel giugno e nel luglio del 2011.
L`importanza degli arresti è stata sottolineata dal procuratore Vincenzo Antonio Lombardo e dall`aggiunto Giuseppe Borrelli. «Su Lamezia Terme – ha detto Borrelli – entro l`estate riusciremo a sradicare definitivamente il gruppo dei Giampà. E la nostra attività non si fermerà davanti a nessun santuario». Lombardo ha evidenziato che c`é la «massima attenzione su Lamezia Terme che è uno dei territori ad alta densità mafiosa del distretto della Dda di Catanzaro. E c`é anche la massima attenzione per quanto riguarda le infiltrazioni della criminalità. Oggi, e la cosa non riguarda solamente Lamezia Terme, il vero problema è quello che vede le cosche infiltrarsi nei settori della città civile. Questo è un tema senza perimetri e quindi diventa anche più difficile riuscire a ricostruirne i contorni». Borrelli ha anche annunciato che «su Lamezia si stanno compiendo accertamenti sul fronte dei collegamenti tra i clan e l`imprenditoria. In quest`ultimo anno e mezzo abbiamo lavorato bene ed abbiamo avuto degli ottimi risultati». Al procuratore di Catanzaro è stato chiesto anche se la Dda si sta occupando del Piano strutturale comunale di Lamezia Terme. Lombardo ha affermato che «la Dda si occupa di vicende che riguardano la criminalità organizzata, mentre le Procure ordinarie si occupano di altri fatti. Se ci fosse un`indagine da parte nostra, comunque, non potrei parlarne».