Omicidio a Lamezia, ucciso un 42enne
LAMEZIA TERME La mattanza lametina ricomincia a mietere vittime. Il primo omicidio del 2013 – dopo un 2012 in cui la scia di sangue si era rarefatta – lascia a terra Antonio Gagliardi, 42 anni, giust…

LAMEZIA TERME La mattanza lametina ricomincia a mietere vittime. Il primo omicidio del 2013 – dopo un 2012 in cui la scia di sangue si era rarefatta – lascia a terra Antonio Gagliardi, 42 anni, giustiziato a colpi d`arma da fuoco in uno dei quartieri più popolari della città della Piana, Capizzaglie. L`omicidio è avvenuto nel pomeriggio, tra le 17,30 e le 18. Pare che il killer, che è entrato in azione con il volto coperto da un passamontagna, attendesse Gagliardi poco distante dall`abitazione della sua fidanzata. Una volta che l`uomo si è allontanato dall`appartamento, poco prima che raggiungesse la propria auto, il sicario ha aperto il fuoco senza lasciargli scampo, colpendolo al petto e all`addome con cinque proiettili calibro 7,65. C`è stato giusto il tempo, per la fidanzata, di chiamare i soccorsi, che, giunti sul posto, hanno accompagnato il 42enne in ospedale. Ma Gagliardi, nel tragitto, è morto.
Sui fatti indagano i carabinieri, che, al momento non escludono alcuna ipotesi sul movente dell`omicidio. Ovviamente, gli investigatori cercano di scandagliare il passato della vittima e, secondo le prime indiscrezioni filtrate, pare che Gagliardi sia ritenuto vicino a uno degli indagati dell`operazione “Medusa”, il pentito Umberto Egidio Muraca (che ha, di recente, fornito indicazioni agli inquirenti sugli omicidi di due esponenti del clan Torcasio, dal quale lui stesso si “sfilò” perché temeva per la sua vita), al quale Gagliardi è legato da una lontana parentela.
All`uomo ucciso a Capizzaglie, che è incensurato, non viene tuttavia attribuito un grosso spessore criminale. Gagliardi ha solo qualche precedente per spaccio di stupefacenti, attività che non sembrerebbe comunque, subordinata all`appartenenza ai clan lametini.