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Il presidente Talarico esterna e tace

Temo che sia difficile, ma per il bene dei calabresi mi auguro che il presidente del consiglio regionale possa coronare il sogno di diventare “onorevole” deputato del Parlamento nazionale! L’augurio…

Pubblicato il: 19/01/2013 – 20:08
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Il presidente Talarico esterna e tace

Temo che sia difficile, ma per il bene dei calabresi mi auguro che il presidente del consiglio regionale possa coronare il sogno di diventare “onorevole” deputato del Parlamento nazionale! L’augurio è tanto più sentito quando penso all’eventualità di un suo “ritorno” al massimo scranno di Palazzo Campanella e alla possibilità di dovermi sorbire, come cittadino calabrese, conferenze stampa del tenore contenutistico come quello registrato di recente, in cui è stato inserito il resoconto di quasi tre anni di attività dell’Ufficio di presidenza e dell’intero Consiglio, tutta protesa allo sviluppo della cultura della legalità e alla riduzione dei costi della politica. In merito non posso che esprimere compiacimento nell’apprendere che i costi di funzionamento del consiglio regionale, grazie all’impegno del presidente Talarico e all’apporto unitario di tutto l’Ufficio di presidenza, abbiano prodotto un risparmio di risorse di circa di 16,5 milioni, oltre che soddisfazione per la destinazione dell’interessante somma al finanziamento di importanti leggi sul termalismo, sull’occupazione giovanile e sulla famiglia! Peccato che a seguito di tanta attenzione dimostrata il settore del termalismo in Calabria conosca la crisi più profonda della sua storia, l’occupazione giovanile abbia raggiunto percentuali tra le più alte d’Europa e le famiglie calabresi si stiano sempre più avvicinando alla soglia della povertà! Ciò detto, non posso esimermi di ricordare al socio politico del presidente Scopelliti  che la reiterazione auto celebrativa degli sforzi sostenuti per la riduzione del numero dei consiglieri regionali e degli assessori, l’abolizione dei sottosegretari, la cancellazione del vitalizio e l’eliminazione del Tfr per consiglieri e assessori, oltre a essere ripetitiva, è offensiva nei confronti della stragrande maggioranza di calabresi che non sanno come sbarcare il lunario e, se e quando ci riescono, lo devono alla rete di solidarietà familiare ancora funzionante nel nostro Mezzogiorno! L’onestà intellettuale del presidente Talarico, che in tanti gli riconosciamo, dovrebbe sollecitarlo ad aggiungere che tutti i provvedimenti di cui sopra non riguardano i consiglieri, gli assessori e i sottosegretari in carica, ma entreranno in vigore a partire dalla prossima legislatura! Sempre che quelli che verranno ne saranno convinti e consenzienti. Altro appunto che sommessamente rivolgo all’esimio presidente del Consiglio riguarda il mancato accenno allo tsunami giudiziario che si è abbattuto sulla Fondazione Field, causato certamente dalla dissennata gestione personale che si è fatta dell’ente ma addebitabile politicamente a quanti hanno preteso l’approvazione di un’apposita legge che consentisse la decapitazione degli enti sub regionali, e all’inchiesta avviata dalla magistratura sull’uso spregiudicato dei fondi assegnati alle strutture dei gruppi politici, delle commissioni e degli stessi uffici di presidenza! Forse i motivi per cui ha preferito tacere su questioni così delicate vanno ricercati nell’esigenza prioritaria di  consolidare il clima di consociativismo che si è instaurato all’interno della Regione a salvaguardia di quei poco nobili interessi che accomunano tutti nel sentimento di disistima generale dell’opinione pubblica calabrese.

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