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Morabito alla guida del commissariato di Gioia Tauro

REGGIO CALABRIA Sarà Angelo Morabito a dirigere il commissariato di Gioia Tauro. Il vice questore aggiunto si insedierà l`1 febbraio, in sostituzione di Stefano Dodaro, trasferito alla Scuola allievi…

Pubblicato il: 30/01/2013 – 16:49
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Morabito alla guida del commissariato di Gioia Tauro

REGGIO CALABRIA Sarà Angelo Morabito a dirigere il commissariato di Gioia Tauro. Il vice questore aggiunto si insedierà l`1 febbraio, in sostituzione di Stefano Dodaro, trasferito alla Scuola allievi agenti di Vibo Valentia. A Reggio Calabria Morabito troverà una sua vecchia conoscenza, il questore Guido Longo, per anni al vertice della questura di Caserta. Il nuovo dirigente di Gioia Tauro, infatti, nel corso della sua carriera si è distinto soprattutto per la sua attività di contrasto alla criminalità organizzata nel territorio campano. A partire dal 2010 ha diretto la Squadra mobile casertana, un ruolo che gli ha permesso di infliggere colpi pesantissimi al clan dei Casalesi. Morabito ha infatti assicurato alla giustizia numerosi latitanti di spicco come Michele Zagaria, Mario Caterini e Pasquale Manfredi. Il suo incarico alla Questura di Crotone gli ha poi permesso di decapitare le principali cosche della città pitagorica, attraverso l’arresto dei numerosi boss come il presunto scissionista Pantaleone Russelli, già condannato per l’omicidio del boss Luca Megna.
Entrato in polizia nel gennaio 1996 alla Questura di Nuoro, ha poi ricoperto diversi incarichi, tra cui quello di dirigente del commissariato di Gavoi (Nu), dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico alla Questura di Crotone, per poi essere destinato all’incarico di vice dirigente della Squadra mobile, ed assumerne la guida nel 2005. I delicati incarichi ricoperti hanno fatto di Morabito un esperto nelle indagini contro la criminalità organizzata, sia di ‘ndrangheta che di camorra. Il nuovo dirigente del commissariato di Gioia Tauro si è inoltre distinto nella lotta alla criminalità extracomunitaria, dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e alla tratta di esseri umani, in particolare, in occasione dei numerosi sbarchi di clandestini avvenuti sulle coste calabresi.
Al posto di Morabito subentra il vice questore Alessandro Tocco, suo vice a Casal di Principe, con il quale ha messo in pratica il cosiddetto “Modella Caserta”. Alessandro Tocco ha messo a segno decine di operazioni e centinaia arresti di elementi di spicco e fiancheggiatori della cosca di Casal di Principe, che hanno, di fatto, incrinato lo strapotere dei Casalesi sul territorio casertano.

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