Turismo religioso, se la Calabria “snobba” il suo santo
«Nel 2016 saranno 600 gli anni dalla nascita di San Francesco di Paola, Santo Patrono della Calabria; nulla si muove all’orizzonte per celebrare questo evento»: lo afferma in una nota Sandro Principe…

«Nel 2016 saranno 600 gli anni dalla nascita di San Francesco di Paola, Santo Patrono della Calabria; nulla si muove all’orizzonte per celebrare questo evento»: lo afferma in una nota Sandro Principe, capogruppo del Partito democratico in consiglio regionale. «Non un`idea – prosegue –, non un progetto per cominciare a tracciare il percorso di una ricorrenza che dovrebbe essere internazionale, per come merita la straordinaria figura del noto taumaturgo e protettore delle genti di mare».
Secondo principe si tratta di «un evento che, tra l’altro, potrebbe e dovrebbe rilanciare nel mondo l’immagine positiva della Calabria», rendendo Paola, «attraverso il filone del turismo religioso, un punto di riferimento per l’intero Paese. Ho sempre pensato, infatti, che il rilancio e la crescita sociale, culturale ed economica di un territorio è strettamente legata alla capacità di valorizzazione del proprio passato e delle grandi personalità che lo hanno caratterizzato».
L`esponente del Pd riporta l`esempio di San Francesco D’Assisi, «che ha fatto dell’Umbria, e non solo della città di Assisi, una eccellenza nel turismo religioso mondiale di oggi» e ricorda i tempi in cui, da assessore regionale alla Cultura, «per celebrare degnamente il cinquecentenario della morte di San Francesco di Paola, nel 2007, ho chiesto al mondo della scuola di farne studiare la figura, per far sì che i calabresi tutti, ed in particolar modo le nuove generazioni, si riappropriassero del suo straordinario messaggio, acquistando, a tal fine, mille dvd in cui era narrata, con immagini, la storia del Santo di Paola».
Nelle cinque province, inoltre, sempre a cura dell’assessorato regionale alla Cultura fu rappresentato un musical sulla vita di San Francesco “E sulle onde viaggiò”. Per onorare la figura del nostro grande conterraneo – aggiunge Principe –, inoltre, è stata riproposta, sempre nel 2007, a Cosenza, a Napoli e a Paola, la rappresentazione dell’opera di Vincenzo Ziccarelli “Francesco e il Re”, che si è avvalsa dell’interpretazione di attori di fama internazionale come Philip Leroy, Ugo Pagliai e Paola Gassman. L`ex assessore alla Cultura ricorda infine di aver pensato anche a «una grande mostra sull’iconografia di San Francesco, curata da Claudio Strinati, critico d’arte di fama internazionale, che aveva accettato l’incarico. La progettazione di questa mostra, con un finanziamento di 500mila euro, da portare successivamente in Francia, era in uno stato avanzato allorché fui sostituito alla guida dell’assessorato regionale alla Cultura».
Da allora nulla si è mosso – conclude il capogruppo regionale del Pp – «ma da qui si potrebbe ripartire, pensando, ovviamente, anche ad altre iniziative, per rilanciare il turismo religioso calabrese, attraverso l’ineguagliabile figura di San Francesco».