È stata sequestrata la casa di cura “Villa Caterina” di Longobardi, residenza assistenziale per anziani inaugurata nei mesi scorsi. I carabinieri hanno notificato, su disposizione della Procura di Paola, il provvedimento ai responsabili della struttura. I militari della Benemerita avrebbero accertato una difformità nella costruzione dell’immobile rispetto alle normative vigenti in materia urbanistica. In particolare, la distanza tra lo stabile e la Provinciale che collega Longobardi Marina con il centro storico sarebbe minore rispetto a quanto previsto dalla legge. Secondo le forze dell’ordine, il mancato rispetto di questa distanza avrebbe permesso l’edificazione di una volumetria maggiore rispetto a quella realmente consentita. I carabinieri, coordinati dal capitano Luca Acquotti della Compagnia di Paola, hanno raggiunto il presidio socio – assistenziale nel corso della mattinata per dare esecuzione alle decisioni assunte dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Paola. Quest’ultimo, infatti, ha confermato il quadro accusatorio formulato dal procuratore capo Bruno Giordano che ha analizzato nel dettaglio la copiosa documentazione raccolta negli ultimi anni. I militari dell’Arma, dopo aver constatato la presenza di undici anziani ospitati nella struttura, in accordo con l’autorità giudiziaria, hanno rimandato di quindici giorni la chiusura del sito. In questo breve arco di tempo i titolari di Villa Caterina dovranno adoperarsi per trovare per gli undici pensionati una soluzione abitativa alternativa. L’inchiesta, avviata negli anni scorsi, vede al momento indagate cinque persone: i tre fratelli titolari della casa di riposo, l’architetto progettista e direttore dei lavori ed il proprietario dell’impresa edile che ha realizzato parte dell’opera. Non è escluso che nei prossimi giorni l’elenco degl’indagati possa allungarsi.
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