I grandi appalti ai raggi x
La Dia punta i suoi riflettori sui grandi appalti pubblici in Calabria. Lo scorso 6 febbraio le Prefetture calabresi hanno promosso, con i gruppi interforze, una serie di veri e propri blitz nei cant…

La Dia punta i suoi riflettori sui grandi appalti pubblici in Calabria. Lo scorso 6 febbraio le Prefetture calabresi hanno promosso, con i gruppi interforze, una serie di veri e propri blitz nei cantieri. Sono stati “visitati” il cantiere per i lavori di prolungamento della pista dell’aeroporto di Lamezia Terme; il cantiere relativo ai lavori di ammodernamento e adeguamento dell’autostrada A3, tratto Mileto-Rosarno, 4° macrolotto; il cantiere relativo ai lavori per la messa in sicurezza della statale 106, tra gli svincoli di Cutro e Le Castella; il cantiere relativo ai lavori di ristrutturazione edilizia per la scuola di musica, nel comune di Delianuova; il cantiere per la progettazione esecutiva ed esecuzione “chiavi in mano” di un centro di accoglienza e di formazione per i migranti per l’inserimento sociale e lavorativo nel Comune di Rosarno; il cantiere per i lavori di completamento ed adeguamento dell’impianto sportivo comunale, con realizzazione del campo da calcio in erba artificiale, presso il Comune di Cittanova.
Obiettivo delle ispezioni è quello di verificare l’esistenza di eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata, oltre che accertare il rispetto delle principali normative vigenti in tema di sicurezza del lavoro e di adempimento degli obblighi contributivi e fiscali. Come spiega una nota della Direzione investigativa antimafia, è stata «presa in esame tutta una serie di opere pubbliche nei più disparati settori operativi sia al fine di scoraggiare qualunque forma di tentativo da parte della `ndrangheta di mettere le mani in comparti economici apparentemente poco attenzionati, che di impedire l`ingresso della criminalità in settori venuti alla ribalta negli ultimi tempi quali quello dello sport (come il caso del campo sportivo di Cittanova, dopo le note vicende che hanno visto il sequestro della vecchia società calcistica, la “A.S. dilettantistica Cittanova Interpiana calcio”, in seguito all’operazione All Clean, nell’aprile del 2011, contro la cosca Pesce) o dello sfruttamento degli extracomunitari e quindi non solo nel tradizionale settore cantieristico stradale».
Per questa maxi operazione sono state impiegate 72 persone che in totale hanno controllato 17 imprese, 97 persone e 98 mezzi presenti nei cantieri. Naturalmente, il materiale acquisito è al vaglio degli investigatori per valutare eventuali profili illeciti. «Lo strumento dell’accesso ai cantieri – si legge ancora nella nota della Dia – nell’ambito di uno strategico piano di monitoraggio dei lavori in fase di esecuzione, permette di disvelare, attraverso accertamenti sul “campo”, i momenti cruciali in cui si può realizzare il condizionamento mafioso, attraverso: situazioni di subappalto non autorizzato; la gestione della guardiania dei cantieri; l’inosservanza dei protocolli di legalità, imposti alla filiera delle imprese interessate ai lavori, allo scopo di prevenire i tentativi di infiltrazione criminali; la fornitura di materiali da parte di ditte compiacenti alle cosche».
I gruppi interforze sono costituiti da unità specializzate delle principali forze di polizia: guardia di finanza, carabinieri e polizia e personale della Direzione investigativa antimafia, nel cui seno è operativo anche l`Osservatorio centrale degli appalti, attivo nel monitoraggio degli appalti pubblici a livello nazionale.