RENDE «Siamo su questa terra da un po’ e se qualcosa portasse all’estinzione della nostra specie, che male ci sarebbe». Francesco Bianconi lo dice sorridendo, sotto quella barba spettinata che ormai porta con sé da anni. È il nichilismo ironico alla maniera dei Baustelle, al Teatro Auditorium dell’Università della Calabria per l’allestimento del tour di presentazione del nuovo disco, Fantasma. Sarà proprio questo teatro a ospitare, nell’ambito della rassegna “ArTau – arti assolutamente urgenti”, lunedì 18 febbraio la data zero di un lungo percorso attraverso le città italiane.
Oggi pomeriggio Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini hanno incontrato nel foyer del Teatro Unical, sollecitati dalle domande di Fabio Vincenzi, responsabile organizzativo di ArTau, curiosi e giornalisti per raccontare di Fantasma e del tour che li attende.
«Quello appena uscito – ha spiegato Bianconi, frontman del gruppo – è un album consapevolmente pensato e scritto a partire da un tema. Spesso ci è capitato che, ascoltandoci, molti abbiano individuato a posteriori un leitmotiv nei nostri dischi. Qui invece siamo partiti da un’idea: il tempo. E dal tempo al fantasma il salto è stato breve».
Le tracce che compongono Fantasma sono dunque segmenti di una riflessione, tragica ma giocosa, sulla maniera in cui si intrecciano presente, passato e futuro. Un disco che non ha paura di violare parole tabù e che si fa beffa della scaramanzia, indagando luoghi tradizionalmente rimossi dalla conversazione quotidiana. C’è la morte, l’estinzione, la radioattività, il futuro.
Un album che segna pure una tappa fondamentale nel percorso dei Baustelle, i quali si avvalgono per questo loro sesto episodio discografico di preziose sessioni orchestrali. «Abbiamo cercato di trovare un buon equilibrio – ha aggiunto Bianconi – tra l’orchestra e l’impianto rock dei brani».
E sarà proprio un’orchestra sinfonica (l’Ensamble Simphony Orchestra diretta dal maestro Enrico Gabrielli) ad accompagnare le anteprime del tour, oltre alla data zero, imperdibile appuntamento per tutto il Meridione d’Italia. «Sono felice di avere molti fan al sud – ha detto Bianconi a proposito della tappa calabrese –. Per diversi motivi qui si suona e ci si esibisce di meno, ma sentire una così grande accoglienza è bellissimo».
x
x