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L`ALFABETO | Bestiario elettorale del 2013

A SUA INSAPUTA Il reggino Demi Arena (Pdl) il 3 febbraio confessa candidamente di fare «le battaglie elettorali in maniera inconsapevole da quando avevo dieci anni e mi portavano sotto il palco di Tr…

Pubblicato il: 18/02/2013 – 11:51
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L`ALFABETO | Bestiario elettorale del 2013

A SUA INSAPUTA Il reggino Demi Arena (Pdl) il 3 febbraio confessa candidamente di fare «le battaglie elettorali in maniera inconsapevole da quando avevo dieci anni e mi portavano sotto il palco di Tripodi e Valensise con in mano il tricolore». Beata sincerità.

BUFFET Nella spending review imperante, le polpette offerte a Giuseppe Fioroni (vedi foto 1 della fotogallery allegata al pezzo) sono le vincitrici morali di queste Politiche, avare degli ambitissimi catering luculliani delle prime due (tre?) Repubbliche. A margine della tappa catanzarese dell`ex ministro pd, l`11 febbraio, assieme al consigliere regionale Tonino Scalzo e al segretario questore di Palazzo Campanella Ciccio Sulla – grande esperto di funghi, Cirò e pesci – un comunicato stampa segnalava anche la presenza dell`europarlamentare Mario Pirillo, sempre attento ai temi dell`Europa e dell`enogastronomia. Avvistate altresì poetiche piramidi di panini dal contenuto ignoto (secondo alcuni era mortadella, ma l`ermetico incartamento home-made delle rosette ha lasciato nelle affamate redazioni il mistero irrisolto…).

CON CHI? «Scelta Civica con M…TI» (vedi foto 2): lo scoppiettante Sergio Nucci – il cui curriculum politico vanta un record assoluto in fatto di interrogazioni al sindaco di Cosenza – lancia il manifesto dal premier interattivo. Come funziona? Ogni elettore può scegliere il presidente del Consiglio che più si addice alle proprie inclinazioni: in questo caso, «Scelta Civica con Minniti» – se siete di sinistra – ma anche «con Misiti» – se cambiate spesso idea – eccetera eccetera. È una specie di Ruzzle applicato alle urne. A Cosenza sono state registrate file di pensionati neofiti della politica – con tanto di mani incrociate dietro la schiena –, tutti con aria interrogativa davanti all`effigie di Nucci: ma questo con chi si candida?

DEUS CHE? «Conferenza stampa del (sic) europarlamentare Fabio Rampelli, deus macchina del partito Fratelli d`Italia» (comunicato stampa dell`11 febbraio).

ETICA (ED ETICHETTA) «A sinistra fanno scuola di morale ma poi i loro (sic) “compagni” finiscono in manette per associazione a delinquere di stampo mafioso e altri reati ripugnanti legati alla connivenza con la ’ndrangheta»: il camerata (ricorriamo alle sue stesse categorie) segretario regionale de La Destra, Gabriele Limido, commenta con la godibile prosa da settimana Incom l’arresto del «sindaco del Partito Democratico di Melito Porto Salvo, di buona parte dei responsabili tecnici degli uffici comunali ed un’altra sessantina di “compagnucci” mafio-trinariciuti (qui cita Guareschi – ndr)». Ma non se la prende solo con «la giunta “rossa” di Melito»: ne ha pure per «la catto-comunista “Rospy” Bindi» (vedi anche foto 3) e per la millantata «“superiorità morale” della sinistra» «sporca, ciarlatana, salottiera e “moralista”» il cui consenso sarebbe a suo dire «infangato, dopato, macchiato». E ancora: la Calabria «è stata martoriata, crocifissa, vilipesa ed offesa da una sottospecie di classe politica corrotta, incapace e collusa» (come vedete, gli aggettivi in serie non possono mai essere meno di 3! – ndr). I «maestri del perbenismo di facciata inciampano nelle loro stesse malefatte e sprofondano in un “silenzio assordante” – conclude il focoso Limido –. Aspettiamo notizie da chi professa la “doppia morale” e svolge un ruolo attivo con l’antimafia predicata ma non praticata che alberga a sinistra». Il giorno dopo, gli farà eco il vicecommissario provinciale di Reggio Calabria Ippolita Patera, «nativa» (a destra ci tengono, alle radici) e residente a Melito Porto Salvo. Bene. A sentire Limido e Patera – afoni un paio di giorni prima in occasione della condanna del pidiellino Franco Morelli, tanto per fare un esempio che s`è guadagnato anche le pagine dei media nazionali – sembra che i problemi giudiziari stiano solo a sinistra… «Non ci vogliono strumenti di precisione, basta una stadera da mercato ortofrutticolo per scoprire che il peso del malaffare politico pende decisamente verso destra. (…) Ha perfettamente ragione Saviano quando dice che la frase “sono tutti uguali” è un`arma micidiale contro gli onesti, e l`alibi più efficace per i disonesti» (Michele Serra, l`Amaca, Repubblica del 14 febbraio).

FACOLTÀ DI MEDICINA Un fantasma (elettorale) si aggira per la Calabria: la facoltà di Medicina a Cosenza. E, puntualmente, riappare anche stavolta. Ma senza l`accompagnamento di altri 4 “spiriti” sopiti: la Corte d`Appello e lo svincolo A3 a Sud nel capoluogo bruzio, la Cardiochirurgia a Reggio e la Scuola di magistratura a Catanzaro – dove, da specchietto per le allodole, stavolta c`era già la Fondazione Campanella da agitare a mo` di arma di distrazione di massa. D`altra parte – lo ha scritto Achille Bonito Oliva (Il Venerdì n.1298, 1° febbraio 2013) – «le elezioni ormai sono per il pubblico, non per il popolo».

GARIBALDINO «Mille persone con Garibaldi erano poche per cambiare l`Italia. Mille parlamentari la stanno affossando» (Beniamino Quintieri, capolista montiano alla Camera, Cosenza, 8 febbraio, nella foto 4 con – alla sua destra – l`ex pdl Antonio Pizzini: della serie “a volte ritornano”).

GRAMMATICA E GEOGRAFIA (QUESTE SCONOSCIUTE) «Se Casini e l’Udc avessero avuto politicamente ragione la loro proiezione politica oggi doveva essere ben’altra» (comunicato di Enza Bruno Bossio, 2 febbraio); «La sede della segreteria è sita in Corso Mazzini N°147/A, Cosenza (CZ)». (comunicato dei Moderati in rivoluzione – Lista Samorì, 31 gennaio).

IO MODESTAMENTE LO NACQUI «Capolista Incarnato»: il manifesto del socialista cosentino (numero 1 del Psi al Senato) sostituisce il nome Luigi con la “qualifica”, nonostante sia quasi irrilevante in tempi di Porcellum. Capolista si nasce (vedi foto 5).

JOLE CONTRO TUTTI Che il governatore abbia avuto un colpo di fulmine per le inaugurazioni in ambito sanitario l`ha dimostrato ufficialmente e definitivamente (e qualunquemente) la scelta di dedicare la mattina di San Valentino non alla moglie Barbara ma alla struttura sanitaria reggina “Centro per cure palliative Hospice” di via delle Camelie (persino la location sembra scelta a tema): al posto di un tavolino serale a lume di candela, dunque, ecco un classico «tavolo» mattutino dove le dichiarazioni d`amore hanno lasciato il posto al burocratese del «Decreto presidenziale relativo alla voltura dell`autorizzazione e accreditamento della struttura». Naturale che poi i democrat Laratta e Guccione mangino la foglia: la coppia più prolifica – nel senso di comunicati e conferenze stampa – in fatto di sanità, infila nel giro di poche ore due blitz in stile “Iene” (ma senza occhiali da sole e cravattino sottile), uno al Centro di ricerca biotecnologica di Aprigliano e un altro al Dea di Cosenza (vedi foto 6 e 7): inaugurati e mai aperti, denunciano con tanto di foto. Risultato? La velenosa nota della pasionaria pdl Jole Santelli: «Laratta e Guccione sono come Totò e Peppino» (vedi foto 8). Quello smanettone di Laratta non si fa pregare e manda subito una replica giocando sul terreno (facile e un po` sessista, dispiace per lui che solitamente è un lord) della «malafemmina»: «Se noi facciamo ridere come Totò e Peppino – scrive –, qualche deputato del Pdl fa piangere, e ha fatto piangere per anni i calabresi votando sempre, come un soldatino sciocco, tutti i tagli del governo Berlusconi alle risorse per la Calabria e per il sud. Come i fondi Fas. Come tutti gli altri scippi a danno della nostra terra. Senza avvertire mai un senso di vergogna!». Decisamente meno efficace. Chiude il quadro comico-cinematografico il consigliere cosentino Giuseppe Mazzuca, secondo cui Scopelliti e il dg dell`Annunziata Gangemi sono due Cetto La Qualunque. Ognuno ha le citazioni che si merita. (Per la cronaca, il giorno dopo l`Hospice, Scopelliti ha visitato l’ospedale “Pugliese” di Catanzaro soffermandosi «in particolare, nel reparto di Chirurgia Pediatrica, sede del Centro delle Chirurgie Pediatriche specialistiche, istituito nell`ambito della convenzione Bambino Gesù»).

L`ULTIMA GIAPPONESE «Anche questa volta il presidente Berlusconi, con il suo annuncio, ha dimostrato che il cambiamento del progetto liberale del Pdl è l`unico credibile per rimette (si sente già a Roma – ndr) in moto la voglia di riscatto e di speranza degli italiani. La restituzione dell`Imu (…) sarà un primo concreto incentivo per la ripresa del Paese» (Dorina Bianchi, Pdl, 3 febbraio). Il giorno dopo le farà eco Pino Galati (Pdl): «Italiani vessati da eccessiva pressione fiscale. Giusto abolire Imu».

MUST «L’on. XXX ha perso un’altra occasione per tacere». Estensore e destinatario della nota sono omessi per un semplice motivo: la frase è risultata anche quest`anno la più gettonata nei comunicati stampa dell`intera campagna elettorale.  

NON TI HO SCRITTO, TI HO VISSUTO «Disse il grande Don Luigi Sturzo che “un programma politico non si inventa, si vive”» (Katia Stancato, candidata al Senato nella lista Con Monti per l`Italia, Cosenza, 8 febbraio). Il “volto buono dei montiani” spopola nei media nazionali (proprio oggi è stata inserita tra le 8 donne dello speciale del Corriere della Sera “IoPolitica – Navigando tra le candidate”) e buca il video (soprattutto su Raitre, da “Lineanotte” a “Leader” con Lucia Annunziata), rivendica la matrice Chiesa terzo settore e conquista il palco delle convention col Professore ma anche la copertina del mensile Vita alla voce «facce nuove» (vedi foto 9). Nel cammeo appena sotto di lei, in alto a destra, ecco la vendoliana Laura Boldrini, la stessa che nel talk show post-mezzanotte con Maurizio Mannoni – accanto alla ingroiana Sandra Amurri – l`aveva violentemente attaccata “da sinistra” pur essendo seduta alla sua destra.

ORA SIAMO TUTTI PIÙ TRANQUILLI «L’Associazione Radici per il Futuro sosterrà l’On. Piero Aiello per il Senato» (e-mail del 5 febbraio).

PARACADUTATI «È veramente paradossale che l’On. Rosy Bindi continui ad attaccare la mia candidatura in Calabria definendomi un paracadutato da Roma proprio lei, che certamente calabrese non è» (comunicato stampa del 9 febbraio): sarà pure come dice Domenico Scilipoti, ma al candidato pdl al Senato si sarà rotto il paracadute. In Calabria – malgrado le promesse, e secondo qualcuno fortunatamente – lo abbiamo visto davvero poco. Pare che anche la pratica per il cambio di residenza abbia subìto un rallentamento.

PETTORUTI «“A petto in fuori” – spiega durante un “forum” Scopelliti nella redazione di CalabriaOra, il 15 febbraio, rispondendo a una delle domande più incalzanti dell`intervista – è una frase che dice sempre Alberto Sarra». Lui la usa per descrivere l`atteggiamento del Pdl alle critiche del Pd in fatto di Sanità. In particolare, il governatore parla di un faccia a faccia al quale sarebbe ripetutamente invitata la Bindi: la sfidante? Jole Santelli, un`altra che di petto se ne intende.

RIMONTE «Parte dal Lametino la rimonta di Fratelli d` Italia – Dopo la visita di Ignazio la Russa in Calabria per presentare i candidati di Fratelli di Italia e dopo il successo di Vibo Valenzia (sic) che è passata dal Pdl a Fratelli di Italia, l`onorevole la Russa si e (sic) incontrato a Lamezia con molti ex Msi del Lametino che hanno aperto la disponibilità di confluire in questo nuovo movimento e appoggiando il candidato alla Camera, Lorenzo de` Medici nei comuni della piana» (comunicato stampa dell`11 febbraio).

SANTI Valentino e Remo – leggi amore e canzonette, temi nazionalpopolari per eccellenza – non influenzano il lessico della campagna più sonnolenta della storia repubblicana. I dichiaranti perdono un`occasione ghiotta per avere presa su una grossa fetta di elettorato nella settimana calda appena trascorsa, preferendo rifugiarsi anche stavolta in formule stantie del tipo «Rispediamo al mittente tutte le accuse» (vai anche alla voce «Must»). Peccato. Avrebbero messo un po` di pepe al tutto, e forse guadagnato qualche voto tra massaie e giovani. Vuoi mettere un 6×3 con una frase da Bacio Perugina («Votami, ti farò ri-innamorare della Politica») o una nota stampa con una citazione di Daniele Silvestri?

SPESE PAZZE «Non votarmi!» vanno urlando da settimane Rosanna Scopelliti (Pdl) e Francesco Grandinetti (Fli). A parte la strana formula usata dalla ex ragazza-di-Locri (sembra che rifiuti i voti dei commercianti vessati ma non quelli degli estorsori… vedi foto 10), c`era davvero bisogno di spendere tanti soldi in manifesti e “vele” se a molti non era passato nemmeno per l`anticamera del cervello?

TERRITORIO Tra le scene più belle della campagna elettorale, Massimo D`Alema che “tira le orecchie” ad Alfredo D`Attorre sulla scarsa conoscenza del territorio (a Catanzaro durante la visita dell`11 febbraio, Max aveva chiesto al commissario – lucano – quanto fosse distante Corigliano, ricevendo una risposta vaga).

VOTO UTILE «È come quella storia del marito che si evira per fare dispetto alla moglie…» (B. Quintieri, ibidem).

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