Un`altra aggressione a Sandro Ruotolo

Un altro attacco squadrista contro Sandro Ruotolo. Il giornalista, candidato di Rivoluzione civile alla presidenza della Regione Lazio, è stato il bersaglio di un nuova aggressione ad opera dei militanti di Casapound, che hanno fatto irruzione nel teatro di Frosinone dove si stava svolgendo un incontro preelettorale della lista che fa capo ad Antonio Ingroia. Alcuni attivisti di estrema destra hanno urlato e inveito contro Ruotolo, prima di lanciare i manifestini elettorali dei candidati di Casapound, in segno di sfida e scherno. L`irruzione è avvenuta quando il giornalista stava per prendere la parola, subito dopo l`intervento di Adelmo Cervi, figlio di Aldo, uno dei sette fratelli trucidati dai fascisti il 28 dicembre 1943. All`incontro aveva partecipato poco prima anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Gli autori del raid erano in tutto una decina. La polizia è riuscita a fermarne cinque, poi condotti nella locale questura. Per loro si prefigura l`accusa di attentato alla libertà di parola, aggravato perché perpetrato durante una campagna elettorale. L`aggressione di oggi segue quella dell`11 febbraio scorso, quando Ruotolo fu raggiunto da insulti e minacce durante un comizio elettorale a Civita Castellana, in provincia di Viterbo. In quell`occasione furono quattro le persone, tutte legate a Casapound, a essere denunciate.
«Ormai è chiaro che questi fascisti seguono le mie mosse e le mie attività – spiega Ruotolo –, così come è chiaro che stanno cercando di intimidirmi. Io resto impegnato al massimo e rilancio una proposta avanzata da Adelmo Cervi: che la Costituzione italiana sia introdotta come libro obbligatorio in tutte le scuole». A Sandro Ruotolo va tutta la solidarietà del Corriere della Calabria per la vile aggressione subìta.