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Mondello: «Il nuovo Papa dovrà stare di più tra la gente»

REGGIO CALABRIA Un Papa che stia con la gente e conosca la vita dei popoli, ma che sia anche capace di proseguire la strada già avviata da Benedetto XVI nella riforma della Curia romana. Sono queste…

Pubblicato il: 25/02/2013 – 13:27
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Mondello: «Il nuovo Papa dovrà stare di più tra la gente»

REGGIO CALABRIA Un Papa che stia con la gente e conosca la vita dei popoli, ma che sia anche capace di proseguire la strada già avviata da Benedetto XVI nella riforma della Curia romana. Sono queste alcune delle caratteristiche per il nuovo Papa cui pensa l`arcivescovo di Reggio Calabria, monsignor Vittorio Mondello, presidente della Conferenza episcopale calabra. monsignor Mondello pensa allo stato d`animo che puntualmente sivive in occasione di ogni conclave. «Abbiamo avuto sempre grandi Pontefici – ha detto – anche se, ogni volta che c`é un conclave, si pensa che la strada del nuovo Papa è difficile perché si pensa a quanto ha fatto il suo predecessore. Poi, però, questi pensieri svaniscono nel nulla quando arriva il nuovo Papa e si apprezza il suo lavoro quotidiano. Questo accade ormai da decenni ed alla fine giungiamo sempre alla conclusione che i Pontefici che si sono succeduti sono stati tutti straordinari».   L`arcivescovo di Reggio Calabria è stato ordinato sacerdote il 21 giugno 1960 ed è vescovo dal 21 gennaio 1978 per volontà di Paolo VI. Il 28 luglio 1990 papa Giovanni Paolo II lo ha chiamato a succedere ad Aurelio Sorrentino, dimessosi perraggiunti limiti d`età, nella carica di Arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova.
Monsingor Mondello è membro della Commissione episcopale per la dottrina della fede, l`annuncio e la catechesi e da dieci anni presiede la Conferenza episcopale calabra. Quando pensa alle caratteristiche che dovrebbe avere il successore di Benedetto XVI, monsignor Mondello guarda subito all`età, che dovrebbe aggirarsi sui «60 anni. Dovrebbe poi avere – dice – la stessa cultura di Benedetto XVI e stare dipiù con la gente. Il nuovo Papa dovrebbe conoscere la vita dei popoli e poi dovrebbe proseguire nell`opera di rinnovamento della Curia romana, già avviata dall`attuale Pontefice».
Sul tema degli scandali che hanno recentemente interessato la Chiesa, monsingor Mondello non nasconde tutta la sua amarezza ed ilsuo dispiacere, ma ricorda che «la Chiesa è fatta di uomini edi peccatori. La cosa che mi conforta è che già Bendetto XVI si è fatto paladino contro questi fatti. A mio avviso ora è necessario anche affrontare il tema della formazione dei nuovi seminaristi, che rappresentano, materialmente, il nostro futuro. Secondo me deve arrivare in seminario chi realmente ha la chiamata e la vocazione». Infine, il presidente della Conferenza episcopale calabra rivolge uno sguardo a quella che sarà la nuova Chiesa ed ai temi etici. «Bisogna riconoscere – sostiene monsingor Mondello – il mutamento dei tempi, ma allo stesso tempo è necessario annunciare Cristo perché alla gente interessa la parola di Dio ed è per questo che bisogna pensare ad una nuova evangelizzazione. Sui temi etici, poi, ritengo che la Chiesa non possa farsi tirare dalla giacca, pur dovendo capire le difficoltà degli uomini. Occorre quindi coniugare i sacrifici della gente con la volontà di Dio».

Massimo Lapenda
(Ansa)

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