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ELEZIONI 2013 | Il "risiko" delle poltrone

LAMEZIA TERME Con l`elezione al Senato degli assessori regionali Piero Aiello e Antonio Caridi, quella del capogruppo “Scopelliti Presidente” Giovanni Bilardi, in consiglio regionale si apre un inter…

Pubblicato il: 25/02/2013 – 21:16
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ELEZIONI 2013 | Il "risiko" delle poltrone

LAMEZIA TERME Con l`elezione al Senato degli assessori regionali Piero Aiello e Antonio Caridi, quella del capogruppo “Scopelliti Presidente” Giovanni Bilardi, in consiglio regionale si apre un interessante “risiko”. Aiello, uno dei leader del Pdl catanzarese, verrà sostituito a Palazzo Campanella dall`imprenditrice Gabriella Albano, figlia di Pino, storico presidente del Catanzaro calcio. Al posto di Caridi, invece, ci sarà posto per Tilde Minasi, ex assessore al Comune di Reggio Calabria sciolto per infiltrazioni mafiose e da sempre fedelissima del governatore Peppe Scopelliti. Toccherà all`ex senatore socialista Pietro Crinò prendere il posto di Bilardi. Il risultato favorevole al centrodestra permette a Scopelliti di accelerare sulla strada del rimpasto di giunta. I nomi dei papabili per un ingresso nell’esecutivo sono sempre quelli del presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro, dell’ex sindaco di Reggio Calabria Demetrio Arena e del vicecapogruppo del Pdl in consiglio regionale Fausto Orsomarso. È con loro che Scopelliti vorrebbe inaugurare la “fase due” della sua azione di governo. A fargli opposizione troverà, nella massima assemblea elettiva calabrese, una vecchia conoscenza come Demetrio Naccari Carlizzi, che torna a Palazzo Campanella al posto di Demetrio Battaglia, “promosso” alla Camera con il Pd. E c’è già chi pregusta dibattiti al fulmicotone tra i due, che già in passato hanno avuto modo di sfidarsi per la poltrona di sindaco della città dello Stretto. Nel centrosinistra non è finita qui perché Bruno Censore (Pd) lascerà il posto di consigliere regionale a vantaggio di Pietro Giamborino (Centro democratico) mentre Ferdinando Aiello (Sel) dovrebbe cedere (ma il neodeputato ha già fatto sapere di voler fare le cose con calma e prendersi tutto il tempo necessario – pari a sei mesi – per sciogliere l`incompatibilità) lo scranno di Palazzo Campanella all`ex assessore regionale Damiano Guagliardi, primo dei non eletti di Rifondazione comunista in provincia di Cosenza.

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