"Omnia", processo da rifare
CASSANO ALLO JONIO Il processo contro le cosche della Sibaritide è da rifare. La sesta sezione penale della Cassazione ha annullato la sentenza della Corte d`Appello di Catanzaro che il 28 febbraio a…

CASSANO ALLO JONIO Il processo contro le cosche della Sibaritide è da rifare. La sesta sezione penale della Cassazione ha annullato la sentenza della Corte d`Appello di Catanzaro che il 28 febbraio aveva confermato 28 su 29 condanne inflitte in primo grado agli imputati, giudicati con rito abbreviato, del processo “Omnia”. Gli ermellini hanno accolto in parte le richieste del procuratore generale che aveva chiesto numerosi annullamenti e hanno disposto il rinvio per nuovo esame dinanzi ad una diversa sezione della Corte d’Appello di Catanzaro. Ma i giudici della Suprema Corte sono andati oltre: hanno cancellato l`esito di secondo grado e hanno anche annullato le confische di beni di presunti affiliati al clan Forastefano.
Pena annullata anche per Antonio Forastefano detto “Tonino il diavolo”, ex capo della omonima cosca cassanese e attualmente collaboratore di giusti- zia precedentemente condannato a 18 anni di carcere.
In secondo grado, erano stati assolti Gaetano Chiarelli (perche? il fatto non sussiste) e Salvatore Vitale (per non aver commesso il fatto) mentre era stata rideterminata la pena per Teresa Iannicelli e Morena Rubini a sei anni piu? 8mila euro di multa, nonche? per Giuseppe Cerchiara a cinque anni e quattro mesi. Riconosciute le attenuanti generiche equivalenti alle contestate aggravanti, era stata ridotta la condanna a Loredana Manuela Vaccaro a un anno e 4 mesi, piu? 4mila euro di multa, mentre per Domenico Alfano era stata disposta la sospensione della pena e per Giuseppe Giannicola la revoca della confisca di alcuni beni. Per il resto, la Corte catanzarese aveva confermato in toto la sentenza di primo grado con cui, nel dicembre 2008, il gup Mellace aveva inferto 18 anni ad Antonio Forastefano, 16 anni a Giuseppe Garofalo e pene da un anno e nove mesi a 7 anni e quattro mesi per gli altri imputati: Maurizio Adduci, Nicola Blando, Giovan Battista Capparelli, Pietro De Francesco, Fabio Di Bella, Domenico Francese, Giovanni Nocera, Salvatore Novelli, Camillo Rende, Nicola Rende, Silvio Forastefano, Francesco Faillace, Francesco Elia, Giuseppe Campanella, Giuseppe Pulignano, Giovanni Maida, Giancarlo Iannicelli, Francesco De Marco, Domenico Falbo, Michele Guerrera. Per loro, quindi ci sarà un nuovo processo di secondo grado.
L`inchiesta, portata a termine nel 2007 dai carabinieri e coordinata dalla Dda di Catanzaro, portò in carcere una ottantina di presunti affiliati alla `ndrina della Sibaritide, accusati a vario titolo di rapina, estorsioni, usura, truffa ai danni dell`Inps e società finanziarie, favoreggiamento dell`immigrazione clandestina. Le indagini hanno ricostruito le sorti dei Forastefano a partire dal momento in cui il clan avrebbe avuto il dominio assoluto del territorio dopo la disarticolazione della cosca, da sempre rivale, degli zingari.