Continua la pioggia di solidarietà nei confronti di Lombardo
A due giorni dalla notizia dell’ennesima intimidazione al sostituto procuratore della Procura di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo continuano gli attestati di solidarietà da parte di esponenti istitu…

A due giorni dalla notizia dell’ennesima intimidazione al sostituto procuratore della Procura di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo continuano gli attestati di solidarietà da parte di esponenti istituzionali e associazioni di cittadini.
«Piena solidarietà, da parte mia ed a nome del consiglio regionale che rappresento, al sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo». È quanto afferma il presidente Francesco Talarico, che si dice «assai preoccupato per la recrudescenza delle intimidazioni ad uomini e donne che, in questa terra angustiata da decine di emergenze sociali, fanno il loro dovere per contrastare la criminalità organizzata». «Non finiremo mai – dice ancora Talarico – di esprimere gratitudine a magistrati e forze dell`ordine impegnati, a costo di sacrifici e rinunce, ad affermare la legalità. Perciò auspico che si faccia presto piena luce su quest`ennesimo, gravissimo, atto di violenza ai danni di un magistrato in prima fila su un fronte che diventa giorno dopo giorno più difficile».
«Tutta la mia solidarietà al sostituto procuratore Giuseppe Lombardo e alla sua famiglia,
vittima ieri di un vile gesto intimidatorio, sintomo dell`estrema difficoltà di chi lavora nella nostra terra per affermare la legalità e la lotta alla `ndrangheta». È quanto afferma, in una nota, Agazio Loiero di Autonomia e diritti. «Un`arroganza intollerabile – prosegue Loiero – che suscita tutta la mia indignazione. A Lombardo voglio dire di non lasciarsi intimidire, semmai di perseverare nel lavoro prezioso che sta svolgendo in Calabria, al fine di debellare quella pericolosa zavorra rappresentata dalle organizzazioni criminali».
«“Se non la smetti ci sono pronti altri 200 chili”. Queste parole accompagnano l`ennesimo tentativo d`intimidazione nei confronti di Giuseppe Lombardo, uno dei più attivi e combattivi magistrati della nostra Procura. Queste parole ci motivano, ancora una volta, a ribattere colpo su colpo, con la nostra faccia e con gesti chiari di solidarietà – per non permettere più che la `ndrangheta agisca nella nostra città, senza risposte della gente della società civile». È quanto si afferma in un comunicato di “Reggio non tace“. «Già in passato – prosegue la nota – abbiamo detto e praticato pubblicamente la nostra scelta d`essere scorta civica della Procura e, anche in altre occasioni in cui Giuseppe Lombardo ha ricevuto minacce, abbiamo manifestato, non in maniera rituale, la nostra solidarietà alla sua persona. Stavolta, la nostra solidarietà non può prescindere dalle parole di Brecht che Giuseppe Lombardo ha citato recentemente: Chi non conosce la verità è uno sciocco ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente. Non le riteniamo, infatti, un`esortazione morale. Sono un grido che deve stanare le Coscienze dei singoli e dell`intera cittadinanza, perché si smetta di delegare a magistratura e forze dell`ordine la lotta contro la `ndrangheta, tra l`altro lasciandole sole ad affrontare persino il rischio della vita in nostro favore, e perché si dica con chiarezza da che parte stare: perché anche la non scelta significa dire menzogne ed essere delinquenti. Sulla base di queste considerazioni e di queste scelte, che anche in quest`occasione intendiamo confermare, invitiamo tutti i reggini a partecipare alle manifestazioni che, in occasione della giornata della memoria delle vittime delle mafie, istituita da anni da Libera, quest`anno è organizzata da Libera di Reggio Calabria col movimento ReggioNonTace. Quest`anno vogliamo dire, facendo memoria delle vittime delle mafie, che non vogliamo più piangere morti, ma essere vivi. Io sono Giuseppe Lombardo. Le nostre facce contro le minacce».