LOCRI Antonio Cataldo non ha ordinato l`omicidio del boss Salvatore Cordì. A stabilirlo è stata la Corte d`assise d`appello di Reggio, che ha ribaltato la condanna a 30 di reclusione con rito abbreviato. Cataldo, detto “papuzzella”, era stato ritenuto colpevole anche nel primo processo d`appello, la cui sentenza era stata poi annullata dalla Cassazione. Ieri il verdetto finale che stabilisce l`assoluzione per l`imputato. Il sostituto procuratore generale, Enzo Arcadi, aveva chiesto la conferma della condanna emessa in primo grado di giudizio. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, l`omicidio, avvenuto a Siderno il 31 maggio del 2005, aveva riaperto la faida di Locri tra il clan Cordì e i Cataldo. Il boss sarebbe stato ucciso dai Cataldo come risposta all`agguato in cui aveva perso la vita Giuseppe Cataldo, cugino di Antonio. (0040)
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