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Caso Pioli, tre lesioni sul cranio di Fabrizio

GIOIA TAURO Tre le lesioni sul cranio riscontrate dal medico legale, Giulio Di Mizio, che ha iniziato l`autopsia sul corpo di Fabrizio Pioli, l`elettrauto di Gioia Tauro ucciso e il cui cadavere è …

Pubblicato il: 17/03/2013 – 17:34
Caso Pioli, tre lesioni sul cranio di Fabrizio

GIOIA TAURO Tre le lesioni sul cranio riscontrate dal medico legale, Giulio Di Mizio, che ha iniziato l`autopsia sul corpo di Fabrizio Pioli, l`elettrauto di Gioia Tauro ucciso e il cui cadavere è stato ritrovato a un anno di distanza dal delitto. L`esame autoptico è cominciato sabato, in tarda mattinata, alla presenza dei consulenti di parte nel Policlinico universitario di Messina. Bisognerà stabilire con quale oggetto siano state provocate quelle ferite che risultano essere abbastanza grandi. Le verifiche sul cadavere riprenderanno martedì e si preannunciano complesse. Difficile stabilire quanto durerà l`autopsia e quando sarà possibile restituire il corpo di Fabrizio ai familiari per darne degna sepoltura.
Intanto nei giorni scorsi ha preso il via, nell`aula bunker del Tribunale di Palmi, il processo a carico dei presunti responsabili dell`omicidio e dell`occultamento del cadavere di Fabrizio Pioli, scomparso il 23 febbraio dello scorso anno dopo essersi recato a casa di Simona Napoli, una ragazza sposata con la quale aveva intrapreso una relazione. Alla sbarra il padre di Simona, Antonio Napoli (che di recente si è costituito e che sarebbe stato determinante nel ritrovamento del cadavere), il fratello Domenico, la madre Rosina Napoli, il cugino della ragazza, Francesco, e Domenico Galatà, quest`ultimo ritenuto colui il quale avrebbe cercato, su mandato del padre, di indirizzare Simona a ritrattare le accuse che aveva rivolto ai suoi familiari. Perché – secondo quanto emerso dalle indagini – è stata per prima la giovane ad accusare suo padre di aver ammazzato Fabrizio.
Davanti alla Corte d`assise si sono costituiti parte civile il padre di Pioli, Antonio, e le sorelle Simona e Romina. Tra le persone offese figura anche la stessa Simona Napoli. Il procuratore della Repubblica di Palmi Giuseppe Creazzo e il sostituto Giulia Pantano, nell`intervento d`apertura della prima udienza, hanno sostenuto di voler dimostrare come tutti gli imputati, tranne Galatà, abbiano con premeditazione e in concorso tra loro provocato la morte di Fabrizio. Le difese degli imputati e in particolare i legali di Antonio Napoli, Marcella Belcastro e Angelo Sorace, hanno affermato che dimostreranno che la morte di Pioli non è stato un fatto preordinato ma la conseguenza di una lite tra lo stesso Pioli e Napoli e che quindi non si tratta, per come sostenuto dalla pubblica accusa, di un omicidio volontario premeditato. Gli avvocati di Rosina Napoli e di Domenico Napoli, Armando Veneto e Marcella Belcastro, hanno ribadito che i loro assistiti sono estranei ai fatti contestati.
Il processo riprenderà il 15 maggio quando saranno sentiti gli ufficiali dei carabinieri che hanno condotto le indagini sulla scomparsa di Pioli. Anche l`esito dell`autopsia potrà contribuire ad aggiungere elementi utili per cercare la verità sulla morte dell`elettrauto di Gioia Tauro. (0050)

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