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Da Palazzo San Giorgio a via Durini 14

Da Palazzo San Giorgio a via Durini 14. Le telecamere di Servizio Pubblico Più, lo spazio di approfondimento del programma di Michele Santoro – che torna in onda martedì 9 aprile su La7 alle 23.30 –…

Pubblicato il: 08/04/2013 – 21:20
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Da Palazzo San Giorgio a via Durini 14

Da Palazzo San Giorgio a via Durini 14. Le telecamere di Servizio Pubblico Più, lo spazio di approfondimento del programma di Michele Santoro – che torna in onda martedì 9 aprile su La7 alle 23.30 – puntano i riflettori anche sullo scioglimento per contiguità mafiose del consiglio comunale di Reggio Calabria fino a seguire le infiltrazioni della `ndrangheta a Milano e i rapporti con esponenti della Lega Nord. E in particolare l`inchiesta che ruota attorno allo studio Mgim, gestito dall`ex tesoriere dei Nar Lino Guaglianone. Uno studio di consulenza che, sospettano gli inquirenti, potrebbe essere importante crocevia di interessi: dai milioni di euro del Carroccio, investiti nei paradisi fiscali, agli affari della `ndrangheta reggina.
Sarà Guaglianone stesso a spiegare la sua versione dei fatti al microfono di Sandro Ruotolo.
Sono iniziate nel 2009, da accertamenti sugli affari nel nord Italia della cosca De Stefano di Reggio, le indagini della Dda della città calabrese dello Stretto da cui, attraverso i filoni aperti dalle Procure di Napoli e Milano, è scaturita la bufera giudiziaria che ha investito la Lega. Procedendo nei loro accertamenti, gli investigatori reggini si sono imbattuti in una serie di personaggi, tra i quali Romolo Girardelli, soprannominato “l`ammiraglio”, il faccendiere genovese che già nel 2002 era finito in un`inchiesta della Dda perché sospettato di essere un riciclatore dei De Stefano in contatto con elementi di spicco della cosca che operavano in Liguria e in Francia, tra cui Paolo Martino e Antonio Vittorio Canale. È stato seguendo le mosse di Girardelli che gli investigatori della Dia sono risaliti al tesoriere del Carroccio (dimessosi in seguito all’inchiesta) Francesco Belsito, col quale il faccendiere era in società, tramite il figlio Alex Girardelli, nella “Effebi Immobiliare”, società con sede a Genova e attiva nel settore immobiliare e commerciale. Dagli ulteriori riscontri sono emersi i rapporti con l`imprenditore veneto Stefano Bonet, il suo promotore finanziario Paolo Scala e Bruno Mafrici, su cui si sono concentrate le attenzioni delle tre Procure.
Di questo parlerà la puntata di Servizio Pubblico Più dal titolo “Un Paese fuori di testa”, che dedicherà spazio anche allo smantellamento del sistema sanitario nazionale, al sovraffollamento delle carceri, alla disperazione dei piccoli imprenditori. La fotografia di un’Italia che non ce la fa più, schiacciata dal peso della pressione fiscale e che sente di non poter contare sull`aiuto dello Stato. Un reportage che racconta, attraverso storie diverse, le drammatiche conseguenze economiche, politiche e sociali dell’austerità. Mentre la politica è in stallo e troppo spesso coinvolta nel malaffare, la crisi economica continua a mietere vittime. Vittime vere e proprie, come gli imprenditori del Nord-est che si sono tolti la vita strangolati dai debiti, e vittime morali, come coloro che chiedono aiuto alle strutture di ricovero psichiatrico, già fiaccate dai tagli al welfare. (0050)

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