Intimidazione al "Brigante", pioggia di solidarietà
SERRA SAN BRUNO L`atto intimidatorio che ha colpito ieri sera il Centro sociale “Il brigante” di Serra San Bruno continua a far registrare un coro di proteste e di solidarietà. UNITA` SINDACALE DI B…

SERRA SAN BRUNO L`atto intimidatorio che ha colpito ieri sera il Centro sociale “Il brigante” di Serra San Bruno continua a far registrare un coro di proteste e di solidarietà.
UNITA` SINDACALE DI BASE: CHIARO AVVERTIMENTO MAFIOSO In una nota la federazione nazionale dell`Unità sindacali di base (Usb) lo definisce un «gesto che assume un significato sinistro». Secondo i vertici dell`Usb, infatti, si tratterebbe di «un chiaro avvertimento considerato che l`associazione e i compagni che vi aderiscono sono costantemente impegnati per l`affermazione dei diritti dei cittadini e dei lavoratori, per la salvaguardia dei beni comuni quali acqua, sanità e scuola, in un territorio quale la Calabria i diritti vengono calpestati e il territorio violato da coloro che esercitano il potere, spesso in una sorte di commistione tra interessi politici e interessi mafiosi». Sulla stessa lunghezza d`onda la federazione regionale delle Unità sindacali di base che denuncia come in Calabria ci siano una serie di «attacchi alle associazioni libere e ai centri sociali nella nostra regione». Da qui la solidarietà espressa dall`Usb Calabria «alle associazioni culturali sul territorio, fatte oggetto di atti intimidatori gravi e preoccupanti, che non ci fanno abbassare la guardia, ma che anzi ci fanno capire che stiamo conducendo una battaglia vera che colpisce gli interessi di pochi». Per questo l`Usb esprime solidarietà «all’associazione culturale “Il brigante” di Serra San Bruno l’ultima colpita in ordine di tempo con un brutale avvertimento di stampo mafioso, va tutta la nostra solidarietà e vicinanza, per la comunanza di idee e di iniziative, così come analoga solidarietà avevamo espresso qualche giorno fa al Laboratorio L.s.o.a. di Lamezia, vittima di attacco fascista».
“BRUNO ARCURI” E FORUM ITALIANO PER L`ACQUA: VILE ATTO DA RISPEDIRE AL MITTENTE «Piena solidarietà e vicinanza ai militanti e alle militanti dell’associazione “Il brigante” di Serra San Bruno che si batte in difesa del territorio e per l’acqua pubblica». È quanto dichiarano, in una nota, il coordinamento calabrese Acqua pubblica “Bruno Arcuri” e il Forum italiano dei “Movimenti per l’Acqua”. «Dopo i bossoli di lupara nel novembre del 2011 – sottolineano gli attivisti –, arriva la testa mozzata di una pecora, chiarissimo messaggio intimidatorio di matrice `ndranghetista rivolto ai militanti dell’associazione, aderente al coordinamento calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”, che da tempo si batte per far emergere la verità sulla gestione dell’invaso dell’Alaco e sull’inquinamento delle sue acque». Una battaglia, quest’ultima, che per i fautori del diritto ai bene comune, rappresenta il «simbolo del fallimento della gestione privatistica ed affaristica dell’acqua. Con forza, rispediamo al mittente questo ennesimo e vile atto intimidatorio di chi crede che possa fermare e scoraggiare con la violenza mafiosa, chi da decenni lotta in difesa dei beni comuni e del territorio».
LE ASSOCIAZIONI LAMETINE: COLPITA PERCHE` CAPACE DI INCIDERE Intanto anche le associazione lametine L.s.o.a. Ex Palestra, Comitato lametino Acqua Pubblica, Casa della legalità e della cultura, Unione sindacale di base sono intervenute per denunciare «un attacco vigliacco di stampo inequivocabilmente `ndranghetista contro un`associazione che si batte da 20 anni per la legalità». Secondo i rappresentanti delle associazioni lametine “Il Brigante” è stato colpito perché capace «con iniziative e lotte sociali che fin dalla nascita hanno lasciato un segno indelebile nel loro territorio. Una realtà scomoda, da intimidire e mettere a tacere prima con i bossoli di lupara e poi con la testa mozzata di pecora». E poi citano la stessa dichiarazione rilasciata dai vertici del Brigante: «Questi attacchi non ci scalfiscono e soprattutto non scalfiscono la nostra fame di libertà. È solo il prezzo da pagare per il voler vivere in una società migliore». Una risposta questa che rappresenta la migliore «per chi da tempo si batte per far emergere la verità sulla gestione dell’invaso dell’Alaco e sull’inquinamento delle sue acque». Da qui la solidarietà di «tutte le realtà lametine, impegnate nelle lotte e nell’antimafia sociale» che si dichiarano «al fianco dei militanti e delle militanti dell’associazione Il Brigante e di tutta la popolazione serrese per dire no a questa ennesima intimidazione e per costruire un muro sociale contro cui far infrangere i vili atti mafiosi di chi continua a lucrare e a far profitti sui beni collettivi e sulla paura della gente».
IL COMITATO “DE GRAZIA”: FARE RETE CONTRO I NUOVI BARBARI «Contro l`arroganza dei potenti occorre fare rete per tutelare il bene più prezioso: la libertà di difendere il territorio dalle incursioni dei nuovi barbari». Così il Comitato civico “Natale De Grazia” esprime solidarietà all`associazione agli amici «che operano con determinazione e coraggio nelle Serre Vibonesi a difesa del territorio e dei beni comuni». «Il brigante – sottolineano gli attivisti del “De Grazia” – si è distinta per la battaglia sulla richiesta di verità e bonifica dell’invaso dell’Alaco che fornisce l’acqua alle abitazioni di circa 400mila cittadini della provincia di Vibo Valentia». Per questo il Comitato civico sostiene che «Sergio Gambino e tutti gli amici del Brigante non devono essere lasciati soli. Le loro battaglie a difesa dei beni comuni evidentemente danno fastidio ad interessi trasversali, di tipo malavitoso ma non solo». Gli attivisti del Comitato civico amanteano sottolineano anche la vicinanza con «“Il brigante per le comuni battaglie a difesa dell’ambiente e del bene comune: l’Alaco come l’Oliva potrebbe essere stato inquinato dalla stessa mano». Per questo affermano di sentirsi «colpiti direttamente dal vile atto intimidatorio subito dagli amici del Brigante».
DAI GRILLINI AL PD «Sulla battaglia per dire “no” all`Alaco si sono da sempre distinti comitati locali ed associazioni culturali come Il Brigante, che qualche sera fa è stata vittima di un raccapricciante quanto macabro atto di intimidazione. Abbiamo avuto occasione di incontrare alcuni dei ragazzi che partecipano alla vita di questa associazione, ragazzi fantastici che riteniamo di non dover mai è poi mai lasciar soli, specie in questi momenti difficili». Lo scrive in una nota il MoVimento 5 Stelle Calabria. che ricorda: «Li abbiamo incontrati alla manifestazione di Vibo in cui abbiamo ribadito, con forza, il nostro No all`Alaco e sicuramente la loro opposizione franca ad una delle vergogne della nostra terra ha contribuito all`odio che il potere mafioso ha nei loro confronti. Noi – scrivono i grillini calabresi in una nota – non daremo loro solidarietà, parola che in questi anni è servita solo a far fare bella figura al politicante di turno per poi lavarsene le mani. Noi gli daremo partecipazione e cercheremo di essere presenti alle iniziative che porteranno avanti in modo da dimostrargli, con i fatti, che non sono soli».
E sulla vicenda interviene anche il Partito democratico di Serra San Bruno: il circolo dei Giovani democratici serrese insieme al deputato del Pd Bruno Censore esprime vicinanza e solidarietà all’associazione “Il Brigante” per il grave atto intimidatorio subito: «Condanniamo con fermezza ogni vile atto di chi, agendo nell’oscurità e facendosi scudo dell’omertà, vuole turbare la serenità della nostra cittadina – hanno sostenuto i democrat serresi –. Deploriamo senza indugio ogni atto criminale che vuole limitare il libero pensiero e la lotta per la difesa del nostro territorio che viene portata avanti da chi, come noi, ha deciso di operare per il bene della nostra comunità e di porsi al suo servizio per costruire una società migliore dove vivere e far vivere i nostri figli. Invitiamo, pertanto, l’associazione a continuare le battaglie che conduce nell’affermazione dei principi di legalità, democraz
ia e libertà con la consapevolezza che troverà il sostegno della società civile e delle persone oneste che non accettano di sottomettersi alle angherie di chi, con fare violento e minaccioso, cerca di far prevalere e diffondere una mentalità distorta e criminale. Allo stesso tempo rivolgiamo un pensiero di vicinanza, ben sapendo che il partito democratico è e continuerà ad essere portatore e difensore dei valori che sono alla base del vivere civile sostenendo, nella lotta comune, coloro che combattono quelle condizioni di illegalità che mettono in serio pericolo il futuro e la crescita Paolo Borsellino diceva: “se la gioventù le negherà il consenso anche l`onnipotente mafia svanirà come un incubo”.della nostra terra». (0090)