REGGIO CALABRIA Si conclude con un nulla di fatto l’udienza odierna del cosiddetto processo Fallara, il procedimento che prende il nome dalla dirigente del settore Bilancio del Comune di Reggio Calabria morta suicida due anni fa, lasciando dietro di sé una voragine nei conti comunali di cui oggi l’allora sindaco Giuseppe Scopelliti e i tre revisori dei conti dell’epoca sono chiamati a rispondere.
L`esame dei quattro imputati era atteso per questa mattina, ma il Tribunale, presieduto da Olga Tarsia, e il pm Sara Ombra si sono dovuti accontentare di rinviare l’udienza al prossimo 27 maggio.
Scelto come grande elettore del futuro presidente della Repubblica, Scopelliti, accusato di falso in atto pubblico e abuso d`ufficio, tramite il suo legale Aldo Labate, ha chiesto il differimento ad altra data del suo esame per “legittimo impedimento”.
Diversa la strada scelta dai tre revisori dei conti, Carmelo Stracuzzi, Domenico D`Amico e Ruggero Alessandro De Medici – tutti accusati di falso in atto pubblico – che più semplicemente alle domande di pm e Tribunale hanno preferito non rispondere. (0040)
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