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Il culatello sì, la soppressata no

Finalmente i salumi italiani potranno trovare spazio sulle (ricche) tavole degli Stati Uniti. Il 28 maggio prossimo negli Usa verrà infatti pubblicato il provvedimento cin cui le autorità di Aphis (A…

Pubblicato il: 27/04/2013 – 14:56
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Il culatello sì, la soppressata no

Finalmente i salumi italiani potranno trovare spazio sulle (ricche) tavole degli Stati Uniti. Il 28 maggio prossimo negli Usa verrà infatti pubblicato il provvedimento cin cui le autorità di Aphis (Animal and Plant Health Inspection Service) certificano l’indennità dalla malattia vescicolare del suino di Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte e delle Province autonome di Trento e Bolzano.
Avete capito bene. Le tavole statunitensi resteranno bandite a soppressata e ‘nduja, il provvedimento varrà soltanto coppa e culatello del Nord.
Nessun oltraggio ai nostri salumi, solo l’applicazione dei rigidissimi protocolli sanitari d’Oltreoceano che hanno tenuto fuori dal mercato per 15 anni l’intera produzione di salumi italiani. Ora però sarebbe interessante capire perché la Calabria non ha seguito il percorso della altre regioni, restando fuori da un affare che gli esperti del settore calcolano di 250 milioni di euro all’anno. Minimo. Una apertura alle esportazioni che sarebbe una vera e propria boccata di ossigeno per l’asfittica economia calabrese.

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