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Ecco chi ha ucciso Giuseppe Priolo

GIOIA TAURO Sei persone sono state arrestate dal personale del commissariato di Gioia Tauro e dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria. Tra loro ci sono anche i mandanti e gli esecutori dell’omicidio…

Pubblicato il: 29/04/2013 – 8:09
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Ecco chi ha ucciso Giuseppe Priolo

GIOIA TAURO Sei persone sono state arrestate dal personale del commissariato di Gioia Tauro e dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria. Tra loro ci sono anche i mandanti e gli esecutori dell’omicidio di Giuseppe Priolo, 53enne, avvenuto il 26 febbraio dello scorso anno a Gioia Tauro. Per gli inquirenti non ci sono dubbi: anche quell`efferato delitto è da inserirsi nella faida che vede contrapporsi le famiglie Brandimante-Perri e i Priolo, legati da vincoli di parentela ai Piromalli, la cosca egemone sul territorio.
In manette sono finiti Giuseppe Brandimarte, 42 anni, che sarebbe stato il mandante dell’omicidio, Antonio e suo figlio Vincenzo Brandimarte ritenuti gli esecutori materiali, di 50 e 29 anni. Gli altri tre uomini finiti in carcere con l’accusa di concorso in omicidio sono Davide Gentile, 24, e i due fratelli rizziconesi Antonino e Santo Vincenzo Rottura, rispettivamente di 37 e 44 anni. I tre avrebbero offerto apporto logistico al gruppo di fuoco.
Le indagini sono state condotte con l`ausilio dei sistemi di video sorveglianza dotati di lettori di targhe, con l`analisi sofisticate delle celle captate dai cellulari utilizzati ed in uso agli indagati, intercettazioni telefoniche ed ambientali. Dagli accertamenti tecnici di laboratorio effettuati dalla Direzione centrale anticrimine della polizia è emerso che sui corpi di Antonio e di suo figlio Vincenzo Brandimarte è emersa la presenza di particelle appartenenti alla classe dei residui dello sparo.
L`assassinio di Priolo sarebbe stata la risposta al tentato omicidio di Giuseppe Brandimarte, avvenuto a sua volta come ritorsione per l’assassinio di Vincenzo Priolo, nipote di Giuseppe.  A coordinare le indagini sono stati il procuratore capo di Palmi Giuseppe Creazzo e il sostituto procuratore Giulia Pantano. (0080)

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