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Caso Sarlo, Scopelliti conferma la sua versione

Il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, ha risposto alle domande durante l`incidente probatorio svoltosi oggi a Catanzaro nell`ambito dell`inchiesta sulla nomina di Alessandra Sarlo a dirig…

Pubblicato il: 06/05/2013 – 13:34
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Caso Sarlo, Scopelliti conferma la sua versione

Il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, ha risposto alle domande durante l`incidente probatorio svoltosi oggi a Catanzaro nell`ambito dell`inchiesta sulla nomina di Alessandra Sarlo a dirigente regionale generale del dipartimento Controlli. L`incidente probatorio si è svolto davanti al giudice per le indagini preliminari, Giovanna Mastroianni, che ha accolto la richiesta avanzata dai sostituti procuratori della Repubblica Gerardo Dominijanni e Domenico Guarascio. All`incidente probatorio era presente anche l`assessore regionale al Personale, Domenico Tallini, il quale si è avvalso della facoltà di non rispondere. «Ho ritenuto – ha spiegato Tallini – in accordo con i miei legali che avevano contestato l`ammissibilità dell`incidente probatorio, coerentemente a tale linea difensiva, di avvalermi della facoltà di non rispondere. Oltretutto, ritengo – aggiunge – di aver detto tutto quanto era a mia conoscenza nel corso dell`interrogatorio, a cui mi sono sottoposto precedentemente, senza omettere nulla e illustrando con meticolosità ai magistrati inquirenti la legittimità della mia condotta nell`iter che ha portato alla nomina della dottoressa Sarlo a dirigente generale del dipartimento Controlli». Scopelliti, secondo quanto è trapelato, ha confermato quanto era già contenuto negli atti della Procura della Repubblica.
Per la vicenda di Alessandra Sarlo, nei mesi scorsi, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di Scopelliti, Tallini e della vice presidente della Regione, Antonella Stasi, per abuso d`ufficio. La nomina, avvenuta nell`agosto 2011, fu fatta dopo che un avviso interno non aveva portato all`individuazione di un candidato che avesse i requisiti per l`incarico nella nuova struttura controlli. Alessandra Sarlo è la moglie del giudice Vincenzo Giglio, arrestato nel novembre 2011 nell`ambito dell`inchiesta della Dda di Milano sulle attività in Lombardia della cosca Lampada della `ndrangheta e successivamente condannato a 4 anni e 7 mesi.
Nell`avviso di conclusione delle indagini i magistrati avevano spiegato che Scopelliti, «amico personale della famiglia Sarlo», la Stasi «concorrente morale» del governatore e l`assessore Tallini «al fine di attribuire alla dottoressa Alessandra Sarlo la dirigenza generale del dipartimento Controlli della Regione Calabria, con delibera 381 dell`11 agosto 2011, alla luce dei curricula depositati, attestavano apoditticamente e, dunque, falsamente che nessuno dei candidati, dirigenti interni alla Regione, possedesse una “esperienza sufficiente in proporzione alla complessità” dell`incarico». In questo modo avrebbero tratto in errore la giunta che l`1 settembre del 2011 nominò la Sarlo a capo del dipartimento Controlli. La Sarlo, però, annotano i pm, avrebbe avuto un «curriculum sicuramente non superiore in riferimento alla specificità dell`incarico rispetto ai dirigenti interni alla Regione dichiarati non idonei».
Nelle scorse settimane, infine, la Procura ha aperto un fascicolo, per ora a carico di ignoti, sull`accesso abusivo agli atti dell`inchiesta.

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