Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 22:32
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Omicidio Sena, non fu Lanzino il mandante

CATANZARO Nove condanne e un totale di 85 anni di reclusione. È questo l`esito dell`udienza pronunciata in rito abbreviato davanti al gup del Tribunale di Catanzaro, Gabriella Reillo, nel processo de…

Pubblicato il: 10/05/2013 – 12:44
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Omicidio Sena, non fu Lanzino il mandante

CATANZARO Nove condanne e un totale di 85 anni di reclusione. È questo l`esito dell`udienza pronunciata in rito abbreviato davanti al gup del Tribunale di Catanzaro, Gabriella Reillo, nel processo denominato “Terminator 4” contro le cosche operanti nel Cosentino. L`inchiesta, coordinata dalla Distrettuale antimafia del capoluogo, si era incentrata soprattutto nella ricostruzione di alcuni agguati consumati negli anni Novanta tra gli appartenenti ai clan bruzi per il controllo del territorio.
Una sentenza che non accoglie le richieste rilanciate da sostituto procuratore, Pierpaolo Bruni che rappresentava il pubblico ministero. In particolare il pm aveva chiesto quattro ergastoli e 72 anni di carcere. Ma soprattutto aveva indicato in Ettore Lanzino il mandante dell`omicidio di Antonio Sena, il vecchio padrino di mafia che stava tentando di ricostruire una nuova famiglia di `ndrangheta grazie al contributo del clan Bella-bella. Per quell`omicidio, invece, il giudice catanzarese ha riconosciuto tra gli esecutori Mario Gatto. Per lui Bruni aveva chiesto l`ergastolo ma il gup lo ha condannato a trent`anni. Gatto inoltre è stato riconosciuto colpevole di altri due omicidi maturati in quegli anni: Enzo Pelazza, freddato a Carolei nel gennaio del 2000 e Vittorio Marchio, il boss in carrozzina, maturato nel novembre del 1999. Per quest`agguato il pm aveva chiesto l`ergastolo anche per Walter Gianluca Marsico. Mentre il gup gli ha inflitto la pena di 16 anni di carcere.
Ma resta l`esclusione di Ettore Lanzino quale mandante dell`omicidio di Sena come quella di altri agguanti consumati in quel periodo a rimanere la decisione più eclatante. Visto che su Lanzino gli inquirenti avevano costruito un castello accusatorio solido che mirava a dimostrare che fosse lui il vero deus ex machine degli omicidi compiuti nel decennio di sangue cosentino. Una castello che si basava soprattutto sulle dichiarazioni di alcuni pentiti – Vincenzo Dedalo e Angelo Colosso – che, secondo i legali di Lanzino, però sarebbero entrati in contraddizioni. Proprio questi elementi potrebbero essere alla base della scelta adottata dal gup catanzarese.
Queste comunque in sintesi le decisioni pronunciate dal gup: Ettore Lanzino è stato condannato a 5 anni di carcere; Walter Gianluca Marsico a 16 anni; Mario Gatto a 30 anni;  Francesco Patitucci a 6 anni; Michele Di Puppo a 6 anni; Giovanni Di Puppo a 3 anni; Pilerio Giordano a 7 anni; Salvatore Ariello a 6 anni; Angelo Colosso a 6 anni.  Assoluzione piena, infine, per Biagio Barberio e per Roberto Porcaro. (0090)

Argomenti
Categorie collegate

x

x