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CASO BERGAMINI | Gallerani: «È stato un miracolo»

FERRARA «Che miracolo è stato! L`unica cosa che voglio dire è che un caso archiviato come suicidio nel lontano 1992 dopo vent`anni è stato riaperto, dopo un lavoro che abbiamo fatto con la famiglia B…

Pubblicato il: 16/05/2013 – 11:12
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CASO BERGAMINI | Gallerani: «È stato un miracolo»

FERRARA «Che miracolo è stato! L`unica cosa che voglio dire è che un caso archiviato come suicidio nel lontano 1992 dopo vent`anni è stato riaperto, dopo un lavoro che abbiamo fatto con la famiglia Bergamini di un anno e mezzo, con l`ipotesi di omicidio volontario». Il legale della famiglia Bergamini, Eugenio Gallerani, commenta così gli sviluppi dell`inchiesta sulla morte di Denis Bergamini, calciatore del Cosenza morto nel 1989 in circostanze mai chiarite e che ora stanno emergendo, dalla nuova inchiesta, dopo 24 anni. Inchiesta voluta da Gallerani e famiglia Bergamini, «che abbiamo sollecitato – spiega l`avvocato – portando alla procura di Castrovillari nuovi elementi d`indagine che mettevano in luce che quelle precedenti erano farraginose e malfatte: la procura ha ritenuto valide le nostre indicazioni ed è un riconoscimento del lavoro svolto».
«L`inchiesta è a carico di ignoti – ricorda Gallerani sul fatto che si deve individuare chi avrebbe ucciso Denis – lo è ancora per omicidio volontario, ma dopo due anni di indagini con una prima indagata (l`ex fidanzata Isabella Internò, ndr) abbiamo visto un ribaltamento della storia giudiziaria. Soddisfazione? Di soddisfazione non si può parlare per la morte di un ragazzo di 27 anni cui è stata strappata la vita nel momento più bello e importante». Denis Bergamini era un punto di riferimento del Cosenza in serie B e nel 1989 era stato richiesto dal Parma e dal suo ex allenatore Bruno Giorgi nella Fiorentina: «Avrebbe dovuto giocare con Baggio – ricorda l`avvocato –. Se fosse andato a Firenze o anche a Parma sarebbe diventato un importante giocatore di serie A, invece…».
Invece morì e fu trovato cadavere sulla statale Jonica, si disse allora perché suicida contro un camion. Con lui quel giorno c`era Isabella Internò, oggi indagata in concorso per omicidio volontario. Lo scenario che si apre ora? Il legale non risponde per rispetto di un`indagine seria e meticolosa della Procura di Castrovillari, ma è riconducibile a una morte legata a motivi sentimentali, a situazioni violente innescate dal rapporto con la Internò. (0070)

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