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La guerra dei rifiuti, Scala Coeli presidiata

SCALA COELI Da stamattina all`alba ambientalisti e cittadini della zona stanno presidiando la discarica di Scala Coeli. Ad informare di questa ennesima protesta una nota della Rete per la difesa del…

Pubblicato il: 20/05/2013 – 12:05
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La guerra dei rifiuti, Scala Coeli presidiata

SCALA COELI Da stamattina all`alba ambientalisti e cittadini della zona stanno presidiando la discarica di Scala Coeli. Ad informare di questa ennesima protesta una nota della Rete per la difesa del territorio “Franco Nisticò” che sottolinea come questa iniziativa sia finalizzata a «verificare che non si commettano ulteriori abusi, per impedire che il sistema di potere politico-malavitoso del ciclo dei rifiuti calabrese devasti un altro territorio». «La forzatura che si sta tentando di fare questa mattina – denunciano gli attivisti della “Nisticò” – è emblematica: in virtù dell`ordinanza d`emergenza di Scopelliti che permette l`abbancamento di rifiuti tal quale senza trattamento, la ditta proprietaria della discarica di Scala Coeli, che allo stesso tempo è titolare della raccolta differenziata e indifferenziata di importanti centri del territorio, intende abbancare i rifiuti a Scala Coeli direttamente con i propri compattatori». Ma secondo l`associazione la discarica non avrebbe alcuna autorizzazione ad abbancare. «Per arrivare alla discarica – precisano gli ambientalisti – i camion della ditta stanno attraversando una strada provinciale con divieto di transito totale. In barba ad ogni rispetto della legalità, le forze dell`ordine hanno sgomberato il civile presidio per far passare due camion della ditta, durante lo sgombero le forze dell`ordine sono state informate delle numerose illegalità che si stanno compiendo sul sito. Camion che però sono stati bloccati dall`ordinanza del sindaco di Scala Coeli che impedisce l`abbanco».
Sempre l`associazione comunica che ieri sera «i Prefetti di Crotone e Cosenza sono stati resi edotti del problema di pubblica sicurezza che deriva dal transito sulla strada provinciale totalmente vietato: nel caso di incidenti le responsabilità saranno gravissime». Sulla discarica inoltre pendono diversi procedimenti legali tesi proprio a comprendere la legittimità dell`iter autorizzativo che ha permesso la costruzione della discarica. Da qui la protesta che, annunciano gli attivisti della “Nisticò”, «resterà attivo fino a quando non saranno rispettate le norme di tutela sanitaria e ambientale e fino a quando non saranno rispettate le dignità dei territori». (0090)

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