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Pd, tutte le attenzioni sono rivolte a Roma

LAMEZIA TERME È in programma per la giornata di domani l`atteso vertice tra il commissario del Pd calabrese Alfredo D`Attorre e il segretario nazionale del partito Guglielmo Epifani. Al centro dell`i…

Pubblicato il: 20/05/2013 – 18:34
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Pd, tutte le attenzioni sono rivolte a Roma

LAMEZIA TERME È in programma per la giornata di domani l`atteso vertice tra il commissario del Pd calabrese Alfredo D`Attorre e il segretario nazionale del partito Guglielmo Epifani. Al centro dell`incontro la decisione finale sulla celebrazione dei congressi territoriali del Pd, che secondo quanto approvato dal coordinamento regionale del partito si dovrebbero tenere nel mese di giugno.
Allo stato l`ipotesi più probabile è che si vada verso un rinvio sine die di tutte le assise perché manca «l`ampia condivisione» che Epifani aveva posto come presupposto per avviare la macchina congressuale. Le posizioni all`interno del partito sono sostanzialmente due: da una parte la corrente guidata da Mario Oliverio che comprende i vari Nicola Adamo, Carlo Guccione, Bruno Censore, Enza Bruno Bossio, Nico Stumpo e Seby Romeo, che spinge per eleggere subito il nuovo segretario regionale del partito. Dall`altra i renziani Ernesto Magorno, Gianluca Callipo e Naccari Carlizzi, i lettiani di Mario Maiolo, i mariniani di Nicodemo Oliverio, i fiorionani di Stefania Covello e Mario Pirillo, alcuni battitori liberi come Fernanda Gigliotti, Salvatore Scalzo e Pasqualino Mancuso, e i franceschiani di Franco Laratta, che vorrebbero accorpare il congresso calabrese a quello nazionale.
«Davanti alla richiesta unanime di rinvio da parte di Franceschini, Letta e Renzi – spiega uno dei dirigenti calabresi che abitualmente frequenta la sede di largo del Nazareno – è chiaro che ad Epifani non resterà altro che prendere atto della mancata volontà di arrivare a una soluzione immediata. Per cui il rinvio dei congressi è la soluzione più probabile».
E sempre in questa direzione si registra l`intervento dell`ex parlamentare Franco Laratta. Che da Villapiana, dove ha preso parte a un`iniziativa dei Giovani democratici, è tornato a esprimere giudizi pesanti sull`operato del suo partito: «Il Pd in Calabria ha dato una pessima prova di sé. Per lo più non è mai nato. Ora occorre metterci insieme per costruire un partito moderno, aperto , veramente democratico. Non più sul modello dei partiti del Novecento. Noi dobbiamo costruire nel giro di poco tempo, un`alleanza fra il nuovo Pd e la migliore Calabria. Da solo il Pd non basta, ma senza il Pd la Calabria non va da nessuna parte. Costruiremo noi la vera alternativa alla fallimentare gestione Scopelliti. Ma ci vuole coraggio e una vera e propria rottura con il sistema dei partiti che abbiamo conosciuto finora».
Rottura che viene invocata anche dall`ex coordinatore provinciale del Pd catanzarese Pasqualino Mancuso: «La nostra richiesta di rinvio dei congressi non ha assolutamente come obiettivo l`isolamento del commissario che, tra l`altro, ha già dichiarato di aver esaurito la sua funzione. Anzi ci preoccupano in questa fase molto di più i feudi regionali che tentano di rovesciare la logica piramide del dibattito e delle scelte». (0030)

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