Lo sprofondo della raccolta differenziata Nel 2011 era ferma all`11%
CATANZARO E dire che bisognava puntare tutto sulla raccolta differenziata. Lo avevano detto tutti: dalla politica ai commissari governativi. E invece il report dell`Arpacal, pubblicato ieri sul sito…

CATANZARO E dire che bisognava puntare tutto sulla raccolta differenziata. Lo avevano detto tutti: dalla politica ai commissari governativi. E invece il report dell`Arpacal, pubblicato ieri sul sito dell`agenzia che si occupa della protezione dell`ambiente, non lascia spazio a facili illusioni. Tra il 2010 e il 2011, la percentuale della differenziata è addirittura scesa. E il suo valore assoluto – l`11,56% – è a un livello bassissimo. Il dato non è proprio recentissimo, ma contiene tutte le premesse per la situazione odierna. Con numeri del genere è inevitabile che le discariche si riempiano fino a esplodere e l`immondizia rimanga per le strade. Va malissimo dappertutto, tranne che a Saracena, in provincia di Cosenza, che, con il 64,04% dei rifiuti che vanno in differenziata, è il comune più virtuoso nel 2011. Sul podio ”regionale” seguono altri due comuni della provincia di Cosenza: San Basile 62,60% e Bocchigliero 58,20%. Nella classifica delle province più virtuose (ovviamente si fa per dire…), spicca ancora Cosenza con il 13,38%, seguita a ruota da Vibo Valentia con il 13,10% e Catanzaro con 11,95%.
Più in generale la Calabria ha prodotto 11,56 % di raccolta differenziata, in riferimento al totale di rifiuti urbani prodotti nel 2011, determinando un calo del 0,33% rispetto al 2010.
Nel 2011, infatti, nonostante sia aumentata la produzione di differenziata (102 mila tonnellate rispetto alle 95 mila del 2010) la Calabria ha continuato a mantenere un saldo negativo, avendo complessivamente prodotto più rifiuti urbani (783 mila
Il report – realizzato da Clemente Migliorino, responsabile della sezione regionale Catasto rifiuti istituita presso la direzione scientifica dell’Arpacal, e da Fabrizio Trapuzzano – è stato inviato all’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e comunicato ai dipartimenti Ambiente e Programmazione comunitaria della Regione Calabria; contenendo dati ufficiali, infatti, il documento dell’Arpacal fotografa lo stato della Raccolta differenziata in Calabria, permettendo ai Comuni di poter accedere ai contribuiti erogati dalla stessa Regione.
Su base provinciale, i comuni che hanno raggiunto la più elevata percentuale di raccolta differenziata sono: Pianopoli (CZ) 48,40%, Carfizzi (KR) 50,31%, Palmi (RC) 32,27%, Vallelonga (VV) 32,14%.
Sul versante opposto, circa un terzo dei comuni calabresi, 129 su 409, non ha trasmesso all’Arpacal le informazioni richieste per realizzare il report sulla differenziata. Dieci comuni calabresi, invece, hanno addirittura comunicato di non aver svolto attività di raccolta differenziata: Zaccanopoli (VV), Spadola (VV), Benestare (RC), Canolo (RC), Ciminà (RC), Giffone (RC), Cerenzia (KR), Belvedere Spinello (KR), Umbriatico (KR), Albidona (CS).
Per l’anno 2011, quindi, in base ai dati acquisiti la percentuale regionale di raccolta differenziata si attesta all’11,56%. Ecco le percentuali di raccolta differenziata, suddivise per aree provinciali: Catanzaro 11,95% (-1,62% rispetto al 2010), Crotone 11,65% (-0,62% rispetto al 2010), Cosenza 13,38% (+0,81% rispetto al 2010), Reggio Calabria 8,41% (-0,69% rispetto al 2010), Vibo Valentia 13,10% (+1,96% rispetto a 2010). Per i capoluoghi di Provincia: Catanzaro e Cosenza hanno la medesima percentuale 9,22%, Crotone 19,18%, Reggio Calabria 11,47% e Vibo Valentia 13,06%.
Tra i dati che emergono dal Report Rifiuti, eccone alcuni riferiti alle principali città calabresi: Lamezia Terme 26,50%, Cirò Marina 19,15%, Acri 1,77%, Cassano allo Ionio 6,38%, Castrovillari 37,87%, Corigliano Calabro 12,08%, Rossano 20,74%, Locri 2,02%, Palmi 32,27%, Siderno 3,47%. (0020)