«Sono arrivato ieri, volevo fare qualcosa di eclatante contro i politici, so che c`è il giuramento del governo oggi. Volevo colpire dei politici, due o tre, non lo so… e volevo uccidermi. Poi ho visto che era difficile colpirli, non c`era nessuno di loro, e ho sparato contro la prima divisa che ho visto, ho sparato alla cieca, non so… non li ho scelti, non ce l`ho con i carabinieri, mi dispiace parecchio per quelle due persone». La voce è quella di Luigi Preiti, l`attentatore partito da Rosarno e protagonista della sparatoria dello scorso 28 aprile davanti a Palazzo Chigi. La sua confessione, resa davanti ai poliziotti e ai magistrati poco dopo il suo arresto, è stata trasmessa in esclusiva questa mattina nelle edizioni Gr1 e Gr2. Il disoccupato calabrese si rese protagonista dell`atto eclatante nella mattina del giuramento al Quirinale del governo Letta. Preiti sparò all`impazzata contro due carabinieri di guardia davanti alla sede del governo. Uno di loro, il 50enne Giuseppe Giangrande, subì una gravissima lesione al midollo osseo. Operato al San Giovanni, è stato poi trasferito per la riabilitazione: le sue condizioni migliorano lentamente.
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