Cosenza, prima uscita per la giunta Occhiuto-bis
COSENZA Dopo una gestazione durata tre settimane, durante le quali le guerre interne al Pdl hanno dettato i tempi della nascita della nuova giunta, parte la fase due dell’amministrazione di Mario Occ…

COSENZA Dopo una gestazione durata tre settimane, durante le quali le guerre interne al Pdl hanno dettato i tempi della nascita della nuova giunta, parte la fase due dell’amministrazione di Mario Occhiuto. Il sindaco ha ringraziato gli uscenti, senza scordare Katya Gentile e ha augurato buon lavoro ai nuovi membri della squadra, dei quali ha illustrato le deleghe. A Manfredo Piazza sono andati la Coesione sociale e l’Emergenza casa, «per la quale occorrerà maggiore trasparenza e legalità», ha aggiunto il sindaco. Un`affermazione che è suonata come una critica all’operato della stessa Gentile, salvo poi spiegare che «per il diritto alla casa presto saranno stilate delle graduatorie». Massimo Lo Gullo si prenderà cura dei quartieri «e non solo del suo», Carmine Manna degli Impianti sportivi, tranne le piscine per ovvio conflitto d’interessi, delle cooperative sociali e dei fondi Ue; Rosaria Succurro della Comunicazione, del Turismo e degli spettacoli; Nicola Mayerà della Crescita economica, della Mobilità e dello Sviluppo sostenibile.
Dentro il rimpasto anche la ridistribuzione delle responsabilità tra gli assessori già presenti nella prima edizione della giunta, tra cui vale la pena di sottolineare la delega alla Cultura che va all’assessore De Rose. Occhiuto nel presentare la nuova compagine amministrativa ha tenuto a precisare che queste settimane di dibattito politico non hanno rallentato il lavoro della giunta, rivendicando il mutamento che la città sta vivendo. «Quando ero studente universitario e tornavo in città – ha detto Occhiuto – Cosenza era triste, erano gli anni ottanta e veniva voglia di andare via di qui». In quegli anni, vale la pena di ricordare, il sindaco di Cosenza era il suo alleato Pino Gentile, mentre ora «Cosenza vive eventi importanti come il lungo fiume e le iniziative realizzate sotto le festività natalizie». Ma per Occhiuto pare di assoluta rilevanza rivendicare anche «la sua assoluta autonomia intellettuale dai partiti, perché sto realizzando la mia idea di città, per la quale sono stato votato dai cosentini». Ovviamente nella scelta degli assessori il sindaco ha tenuto conto delle indicazioni giunte dai partiti, ma «scegliendo solo guardando alle competenze e alle esperienze politiche». Resta il rammarico di Occhiuto per la scarsa presenza femminile, ora rappresentata solo dalla sopravvissuta Martina Hauser, «ma chiederò a qualche assessore maschio di indossare una parrucca», ha scherzato il sindaco. L’ultimo ringraziamento è destinato al presidente Scopelliti, «che molto si è speso per trovare la soluzione alla situazione che si era andata creando». (0030)