Sarà un pool di magistrati coordinati dal procuratore della Dda di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardi e dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, a fare chiarezza sulla vicenda di Antonino Lo Giudice, il pentito della `ndrangheta scomparso il 5 giugno scorso dalla località protetta dove si trovava agli arresti domiciliari.
Da alcuni giorni è giunto nel capoluogo l`intero incartamento trasmesso da Reggio Calabria. Il gruppo di magistrati, di cui fa parte anche il sostituto procuratore Gerardo Dominijanni già titolare dell`inchiesta sulle bombe del 2010, sta lavorando a ritmo serrato ma sulle attività in corso viene mantenuto il massimo riserbo.
Lo Giudice al momento dell`allontanamento dalla località protetta ha fatto recapitare a due avvocati reggini un memoriale nel quale ritratta tutte le sue dichiarazioni sostenendo che la sua collaborazione con la giustizia è stata decisa dopo aver subito pressioni. Sulle vicende collegate all`allontanamento di Lo Giudice indaga anche la Procura di Perugia. Proprio ieri i giudici della Corte d`appello di Catanzaro hanno confermato la condanna di primo grado per Lo Giudice a 6 anni e 4 mesi per la stagione delle bombe e le intimidazioni ai magistrati reggini del 2010. Se per la sentenza d`appello non sarà presentato ricorso in Cassazione la condanna diventerà definitiva.
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