ROSARNO Il sindaco di Rosarno, Elisabetta Tripodi, in una nota, esprime «vicinanza e solidarietà» a Maria Carmela Lanzetta, primo cittadino di Monasterace, «che ha rassegnato le dimissioni – afferma – come gesto estremo di un percorso amministrativo irto di difficoltà e solitudine». «In questi anni – dice ancora Elisabetta Tripodi – la conduzione degli enti locali nel nostro territorio è diventata un compito difficilissimo che, spesso, sfianca anche le persone più combattive e resistenti». Il sindaco di Rosarno rivolge, comunque, «l`invito a Maria Carmela Lanzetta a partecipare all`incontro con la presidente della Camera, Laura Boldrini, che si terrà a Rosarno venerdì prossimo, 12 luglio, e con lei ai cittadini e alle cittadine della Locride, quale momento di condivisione con la terza carica dello Stato dei sentimenti e delle opinioni di una terra che ha in sé gli anticorpi necessari per reagire e manifestare tutta la propria forza».
La vicepresidente del Senato Valeria Fedeli si è detta «colpita e dispiaciuta dalle dimissioni di Maria Carmela Lanzetta, sindaco antimafia di Monasterace». «Dimissioni – afferma – che giungono per la seconda volta ma che, a differenza della prima, la sindaco non sembra intenzionata a ritirare. È una donna coraggiosa che in questi anni si è battuta per la sua terra e il mondo della politica e delle istituzioni non può, e non deve, lasciarla sola nel fronteggiare le difficoltà della sua battaglia contro la `ndrangheta». L`onorevole Rosy Bindi sente «che di fronte al suo gesto la stima e la solidarietà non bastano. Queste parole devono tradursi in un impegno concreto, in una vicinanza politica reale capace di colmare la sua solitudine che è anche la solitudine della Calabria. Per chiedere al sindaco Lanzetta di ritirare le sue dimissioni bisogna che le istituzioni di questo Paese diano prova di averlo capito».
Invito a ritirare le dimissioni è stato rivolto alla Lanzetta da Riccardo Nencini, senatore e segretario del Psi, e Claudio Martini, vicepresidente vicario del gruppo Pd al Senato: «Non abbandoniamo Maria Carmela nella difficile battaglia contro la criminalità organizzata che ha ingaggiato fino dalla sua elezione a sindaco. Non difendiamo un simbolo ma un`amministratrice capace che ha fatto del dovere civico la sua missione».
Accanto all`ormai ex cittadino di Monasterace anche il vicepresidente della Commissione regionale contro la `ndrangheta, Damiano Guagliardi (Fds): «Nei giorni scorsi, forse prevedendo il temporale che si addensava sul suo Comune Maria Carmela Lanzetta mi aveva inviato una lettera con la quale mi invitava a sostenere nella Commissione regionale contro la `ndrangheta e nello stesso Consiglio azioni a sostegno dei sindaci “minacciati”. Da tempo, ormai, la Calabria è la regione con il più elevato numero di sindaci costretti alle dimissioni e lasciati nella solitudine istituzionale, abbandonati nel loro territorio alla prevaricazione dei gruppi criminali che oggi determinano l`economia della nostra regione. Come le ho già promesso non solo rinnoverò la richiesta di audizione dei sindaci “minacciati” e di Comuni sciolti per mafia, ma avvierò anche un`iniziativa istituzionale che individui la fonte delle loro difficoltà».
Rammaricato per la decisione della Lanzetta è il sindaco di Lamezia, Gianni Speranza: «Vorrei tanto che si creassero seriamente e concretamente le condizioni affinché lei possa continuare nel suo impegno».
La responsabile donne del Pd Roberta Agostini rinnova a «Maria Carmela la stima e l`affetto delle donne democratiche che – aggiunge – le espressi un anno fa quando, con il segretario Bersani, andammo a Monasterace per chiederle di ritirare le dimissioni. Allora lo fece, con un grande atto di responsabilità e di coraggio. Spero si creino le condizioni affinché possa farlo anche oggi».(0050)
x
x