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Safe city, la Regione “scarica” Abramo e gli amici israeliani

Il faraonico progetto di videosorveglianza del Comune di Catanzaro non verrà mai realizzato eppure ha prodotto già non pochi problemi all`amministrazione comunale. Dopo le petizioni, i ricorsi al T…

Pubblicato il: 19/07/2013 – 17:13
Safe city, la Regione “scarica” Abramo e gli amici israeliani

Il faraonico progetto di videosorveglianza del Comune di Catanzaro non verrà mai realizzato eppure ha prodotto già non pochi problemi all`amministrazione comunale. Dopo le petizioni, i ricorsi al Tar e le indagini della Procura ora si rischia l`incidente diplomatico tra Palazzo De Nobili e Palazzo Alemanni. Al centro della disputa proprio il comunicato dell`ufficio stampa del Comune con cui si dava notizia che il progetto Safe city veniva accantonato per mancanza di fondi. L`amministrazione, infatti, aveva sottolineato: «Nessun dietrofront sul progetto di videosorveglianza, ma solo la doverosa presa d’atto che la Regione Calabria ha modificato i criteri di assegnazione dei fondi dei Contratti locali di sicurezza». Versione, però, che oggi viene seccamente smentita da Palazzo Alemanni: il Comune conosceva l`entità dei finanziamenti disponibili almeno dal 14 marzo. Proprio in quei giorni, tra l`altro, mentre il Tavolo di partenariato regionale stabiliva i criteri di assegnazione, la giunta comunale approvava lo studio presentato dalla multinazionale di Tel Aviv “Bunkersec spa”. Quelle risorse, in totale circa trenta milioni di euro, messe a disposizione dal Por per i contratti locali di sicurezza, non sono mai state modificate. Nella nota diffusa dalla Regione si sottolinea come «le risorse finanziarie destinate alla linea di intervento 4.3.1.2 “Azioni per la realizzazione dei contratti locali di sicurezza” sono perfettamente aderenti a quanto approvato nel corso dei lavori del competente Tavolo di partenariato regionale del 14 marzo scorso. Nel merito, la Regione precisa inoltre che la dotazione finanziaria complessiva è pari a 30.923.600,54 euro di cui 11.397.896,54 euro riservati ai progetti sui beni confiscati alla criminalità organizzata. L’importo totale è stato ripartito tra le cinque province calabresi secondo i seguenti criteri approvati dal competente Tavolo di partenariato regionale: il 30% suddiviso in parti uguali per ciascuna provincia, il 50% distribuito in base alla popolazione residente negli ambiti territoriali ricadenti in ciascuna provincia, ed il 20% assegnato fra le province in proporzione all’Indice di penetrazione mafiosa determinato dall’Eurispes. La dotazione finanziaria complessiva destinata alla provincia di Catanzaro risulta quindi essere pari ad euro 6.009.834,03 di cui euro 2.215.119,37 riservati ai progetti sui beni confiscati alla criminalità organizzata».
«Il Comune di Catanzaro  – si legge ancora nella nota della Regione aveva fatto pervenire la richiesta per la copertura finanziaria del Progetto “Safe City” per un importo pari a 23.180.000,00 euro a valere sul Por  Calabria. Progetto che, quindi, – conclude il comunicato – non sarebbe potuto essere finanziato».
Insomma, una smentita netta che restituisce il cerino nelle mani del sindaco Sergio Abramo. Appare comunque strano che la Regione abbia atteso così tanto per intervenire sulla vicenda, visto che proprio Palazzo Alemanni era stata tra i fautori della collaborazione con Israele. Il progetto presentato dal colosso di Tel Aviv, infatti, porta la firma del general manager Italia della Bunkersec, Vincenzo Saladino. Il giovane calabrese che pochi mesi prima di varcare la soglia di Palazzo De Nobili era stato ricevuto con i “giusti” onori a Palzzo Alemanni. Il governatore Giuseppe Scopelliti lo presentò ai calabresi come console onorario di Israele. Un incontro importante in cui si gettarono «le basi per un solido rapporto di amicizia e collaborazione fra la Calabria ed Israele». Ma non solo, quando Saladino e gli israeliani incontrarono per la prima volta il sindaco Abramo, una dettagliata nota dell`ufficio stampa del Comune, rivelò che si trattava di un appuntamento «fortemente voluto dalla giunta regionale con il sostegno diretto del presidente Giuseppe Scopelliti».

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