Federfarma porta l`Asp in tribunale
«Denunciamo l`ennesimo naufragio del nostro tentativo di arrivare ad una bonaria definizione dei crediti vantati dalle farmacie nei confronti della Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Le farm…

«Denunciamo l`ennesimo naufragio del nostro tentativo di arrivare ad una bonaria definizione dei crediti vantati dalle farmacie nei confronti della Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Le farmacie devono complessivamente avere dalla Asp ben 1,9 milioni di euro, a titolo di interessi per ritardati pagamenti da marzo 2008 al 31 dicembre 2012». È quanto si afferma in un comunicato di Federfarma Catanzaro nel quale si precisa che l`associazione «non potrà suo malgrado astenersi dal dare corso agli atti legali». «È una somma certa e dovuta – prosegue la nota – sulla quale Federfarma non intende né può transigere, perché non è nemmeno sufficiente a ripagare i costi che le farmacie hanno dovuto sopportare per i gravissimi ritardi osservati dalla Asp nei pagamenti delle ricette. Per evitare inutili esborsi all`erario, Federfarma ha più volte responsabilmente offerto alla Asp di rinunziare alle azioni legali a fronte di un accordo, pur nella consapevolezza di avere, dopo la recentissima sentenza della Corte Costituzionale che ha ripristinato la pignorabilità dei fondi delle Asp, gli strumenti necessari per ottenere coattivamente quanto dovuto. Tuttavia, alla disponibilità di Federfarma non ha fatto riscontro alcuno spirito collaborativo da parte dei responsabili della Asp, primi tra tutti il direttore generale Gerardo Mancuso e il direttore amministrativo Giuseppe Puglise, il cui comportamento è stato improntato ad un disinteresse ingiustificabile e inaccettabile, soprattutto in considerazione del ruolo ricoperto». (0080)