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Fondazione Campanella, Tripodi: Scopelliti ammetta la sua incompetenza

REGGIO CALABRIA «Esprimo piena solidarietà e totale sostegno agli operatori sanitari e ai pazienti in merito alla mancata definizione del budget economico per il 2013 da parte della Regione alla fond…

Pubblicato il: 08/08/2013 – 13:55
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Fondazione Campanella, Tripodi: Scopelliti ammetta la sua incompetenza

REGGIO CALABRIA «Esprimo piena solidarietà e totale sostegno agli operatori sanitari e ai pazienti in merito alla mancata definizione del budget economico per il 2013 da parte della Regione alla fondazione Campanella che ha determinato la sospensione dei servizi del polo oncologico, struttura di eccellenza della sanità calabrese a livello nazionale e internazionale». È quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale del gruppo misto, Pasquale Tripodi. «La situazione di crisi della fondazione Campanella – prosegue Tripodi – è ben nota e si protrae da troppo tempo senza giungere a una soluzione adeguata. La preoccupazione e l`angoscia che anima la protesta delle tante qualificate professionalità che operano all`interno del polo oncologico di Catanzaro, dei pazienti e delle loro famiglie riguardano tutti i calabresi. Nessuno di noi, può pensare che quando sono a rischio posti di lavoro e quando la possibilità di accesso alle cure essenziali specialmente nel caso di malati affetti da patologie tumorali, il problema non coinvolga tutti. Ma soprattutto la politica calabrese e, in particolare, il presidente Scopelliti in qualità di commissario ad acta al Piano di rientro della Sanità, dovrebbe ammettere la propria incompetenza e inadeguatezza nella risoluzioni dei problemi riguardanti la sanità calabrese. Infatti, un buon amministratore della cosa pubblica metterebbe in atto tutti i mezzi possibili per potenziare una struttura sanitaria di eccellenza quale il polo oncologico di Catanzaro e non delegherebbe le proprie responsabilità ad altri né permetterebbe che si arrivasse a protestare per “elemosinare” il sacrosanto diritto al lavoro e alla salute».   Per Tripodi «invece, dobbiamo assistere all`ennesimo scempio nella sanità calabrese a causa del quale il dramma sociale è già in atto (evidenti ricadute occupazionali e palese negazione del diritto alla salute e all`accessibilità alle cure da parte dei malati) e l`unica soluzione possibile è quella di accogliere senza ulteriori indugi le rivendicazioni degli operatori sanitari del polo oncologico di Catanzaro e dei pazienti, ossia un intervento del governatore e commissario per la sanità, in modo che la struttura possa ottenere i fondi spettanti per poter fare fronte alle spese quotidiane di gestione, velocizzare la procedura di accreditamento, al fine di permettere agli operatori sanitari di poter svolgere il proprio lavoro e al contempo di consentire ai pazienti di accedere alle cure necessarie senza dover affrontare i cosiddetti viaggi delle speranza in un`altra regione. Questo dovrebbe costituire la regola a cui adeguarsi, in Calabria invece riveste un carattere di eccezionalità. Suonano pertanto, sgradevoli ed irrispettosi i proclami da parte del Presidente Scopelliti in merito ad un suo interessamento che di fatto è privo di interventi e provvedimenti mirati ad una soluzione della vicenda. Sulla scia di tali considerazioni, dobbiamo purtroppo constatare che l`attuale situazione di paralisi in cui versa il polo oncologico della fondazione Campanella a causa di una cattiva amministrazione da parte del commissario ad acta alla Sanità, ahinoi, rappresenta degnamente lo stato della sanità in Calabria». (0090)

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