CATANZARO Si riduce in maniera rilevante la qualitaà della vita, aumentano i consumi legati a casa e bollette per circa 410 milioni di euro. Risultato? Le famiglie calabresi collassano: in un solo anno, dal 2012 al 2011, circa 790 mila nuclei familiari hanno ridotto drasticamente i loro comportamenti di acquisto di oltre 1,3 miliardi di euro. E quanto emerge dal consueto “Borsino delle famiglie“ realizzato dall`Istituto Demoskopika. Una stima della contrazione di ben 7,5 punti percentuali rispetto all`anno precedente ottenuta estendendo all`intero anno la riduzione della spesa media mensile familiare regionale e moltiplicando il dato per il numero complessivo dei nuclei familiari. «L`analisi dei consumi, quindi – è scritto nella nota – non lascia spazio a dubbi: il 2012 e` stato l`anno peggiore dal 2007 con una contrazione pari al 4% del prodotto interno lordo regionale. La flessione degli acquisti risulta ancora piu` evidente se si analizza il trend delle decisioni di acquisto nell`arco temporale considerato: -2,9% nel 2008, -5,5% nel 2009, -0,4% nel 2010, +6,5% nel 2011 e -7,5% nel 2012. E per il 2013, i dati previsionali non rilevano alcuna significativa inversione di tendenza». «La crisi economica – commentano i ricercatori di Demoskopika – ha costretto le famiglie calabresi a modificare il proprio stile di vita, a partire dalle decisioni di acquisto dei generi alimentari. Non più quantità e meno qualità, come negli anni precedenti, ma addirittura meno qualità e quantità. Una modifica dei comportamenti di acquisto forzata, principalmente, da un esponenziale incremento di voci e spese legate alla quotidianità: affitto, bollette della luce e del gas, condominio, scuola tanto per fare qualche esempio. Sempre più spesso ci si destreggia tra saldi ed offerte promozionali, si tagliano le spese superflue, si riducono i beni non essenziali e ci si rivolge sempre più frequentemente ai punti vendita più economici come i discount». Il borsino domestico, secondo Demoskopika, segna allarme rosso per le famiglie con 8 voci su 12 in rosso. E quelle con segnale di crescita riguardano il caro vita, prioritariamente spese per abitazione e bollette. La maggior parte delle voci ha subi`to una inversione di tendenza in negativo rispetto al 2011. Senza alcun dubbio si spende molto di meno, circa 300 milioni di euro (-28,2%), per il capitolo del bilancio domestico relativo alla voce “Arredamenti“ e per l“`Abbigliamento e calzature“ con un taglio stimato in circa 376 milioni di euro (-25,9%). In rosso anche tutto cio` che riguarda le decisioni di acquisto relative al cinema, al teatro, all`acquisto di libri, dvd e cd: la flessione della categoria “Tempo libero e cultura“ ha subìto, nell`arco temporale osservato, un calo del 23,6% pari a oltre 171,5 milioni di euro. A seguire le voci riguardanti “Altri beni e servizi“ (istituti di bellezza, parrucchieri, vacanze, ristoranti, etc.) e “Spese per la salute“ che hanno fatto registrare rispettivamente una contrazione di 313 milioni di euro (-20,8%) e di poco piu` di 140,5 milioni di euro (-18,5%) rispetto al 2011. Di segno negativo, infine, anche i capitoli del bilancio domestico legati alla voce “Trasporti“ con un taglio dai budget familiari di oltre 400 milioni di euro (-15,7%), alla voce “Tabacchi“ con quasi 15 milioni di euro (-7,6%), alla categoria “Alimentari e bevande“ con 62 milioni di euro (-1,3%). In crescita, invece, rileva Demoskopika, nelle decisioni di acquisto delle famiglie, l`andamento delle rimanenti voci del budget: in primis “Combustibili ed energia“ con oltre 258 milioni di euro (+25%), “Istruzione con 21 milioni di euro (+13,1%), ed, infine, le voci “Abitazione“ e “Comunicazioni“, rispettivamente con un aumento pari a 151,7 milioni di euro (+4,2%) per la prima e a 6,5 milioni di euro (+1,8%) per la seconda. (0090)
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