Fondi Ue, assessore lombardo: commissariate Calabria e Sicilia
ROMA Inviare commissari nelle Regioni inadempienti dove la carenza di controlli sui fondi Ue è endemica. Questa la richiesta dell`assessore all`Agricoltura della Regione Lombardia, Gianni Fava, che i…

ROMA Inviare commissari nelle Regioni inadempienti dove la carenza di controlli sui fondi Ue è endemica. Questa la richiesta dell`assessore all`Agricoltura della Regione Lombardia, Gianni Fava, che interviene sulla richiesta di restituzione di 180 milioni di euro, indebitamente spesi nell`ambito della Politica agricola comune, avanzata dalla Commissione europea. L`Italia dovrà rendere alle casse di Bruxelles 15 milioni di euro, soprattutto per inadempienze ascrivibili a due realtà: Sicilia e Calabria. «Ancora una volta – afferma Fava – l`Italia paga un dazio pesante in termini di immagine, e questo, per citare la stessa Commissione, per carenze ricorrenti nei controlli amministrativi, contabili e fisici e per lacune nell`applicazione delle sanzioni nel regime di trasformazione di agrumi in Sicilia e in Calabria. Altri 976mila euro dovranno essere restituiti per pagamenti tardivi nel regime delle scorte private di formaggi». Carenze che per l`assessore della prima regione agricola italiana «si verificano sistematicamente ormai da anni nelle solite regioni dell`Italia meridionale e rischiano di compromettere una parte dei fondi destinati agli agricoltori e alle loro aziende. Fossi nel ministro De Girolamo non perderei un giorno per commissariare determinati organismi regionali, per riportare una gestione trasparente ed efficiente nell`assegnazione delle risorse comunitarie». Di qui l`invito di Fava al generale Giovanni Mainolfi, recentemente nominato commissario di Agea, l`Agenzia per le erogazioni in agricoltura, a svolgere controlli approfonditi, proprio a partire da situazioni di inadempienza acclarata, che potrebbero mettere in difficoltà regioni virtuose come la Lombardia.