Uil: invece di creare lavoro, la Regione licenzia
CATANZARO «Il governo Scopelliti licenzia invece di creare lavoro. Ieri lo stillicidio dei precari, oggi i licenziamenti dei lavoratori di Calabria It, domani non sappiamo quali altri danni produrrà»…

CATANZARO «Il governo Scopelliti licenzia invece di creare lavoro. Ieri lo stillicidio dei precari, oggi i licenziamenti dei lavoratori di Calabria It, domani non sappiamo quali altri danni produrrà». A sostenerlo è il segretario generale della Uil, Roberto Castagna.
«Non solo siamo fortemente penalizzati da una crisi generale che sta producendo chiusure di aziende e perdita di posti di lavoro – prosegue Castagna – quanto la Regione, con grande disinvoltura, sta attuando una politica improduttiva e clientelare visto ciò che è accaduto e sta accadendo in diverse società in house. Il caso, poi, di Calabria It e i suoi 138 dipendenti, dicasi 138 poiché 7 non sono mai stati reintegrati nonostante l`accordo in sede ministeriale, la dice lunga sulla incapacità del Management designato dalla Regione con il compito di avviare una azienda dedicata allo sviluppo e al sostegno delle piccole e medie imprese attraverso il micro credito e misure contenute all`interno dei fondi comunitari. È bastato solo un anno di cattiva gestione per dichiarare il fallimento. Un primato, che, fino ad oggi, non aveva realizzato nessuna amministrazione presente in Calabria».
«Sentire, poi, l`assessore regionale alle Attività produttive, Demetrio Arena – prosegue Castagna – parlare di una svolta epocale che farà fuori un sistema clientelare ed assistenziale frutto degli errori del passato, utilizzando ammortizzatori sociali, credo si riferisca a quelli in deroga che, per capirci, per prendere una mensilità bisogna aspettare almeno quattro mesi, e perseguendo l`obiettivo di mandare definitivamente a casa circa la metà del personale, vuol dire che siamo veramente alla frutta. Nel caso specifico l`accusa al clientelismo è pari al detto: il bue chiama cornuto l`asino. Su queste basi e sul modo in cui questa vertenza si è aperta sarà difficile, per non dire impossibile, trovare un minimo di intesa con il sindacato. Come Uil siamo interessati a discutere su basi e progetti seri. Le tante vertenze aperte sul lavoro e il precariato richiedono confronti su programmi e progetti che aiutino a consolidare il già fragile tessuto occupazionale e diano possibilità a tanti giovani meritevoli di poter concorrere sulla base del merito e non su quella della appartenenza e del clientelismo. Su questa linea, unitamente alle altre organizzazioni sindacali, stabiliremo larghe alleanze con tutti coloro che ritengono giusto avviare in Calabria una battaglia contro i soprusi e le ingiustizie. Se così stanno le cose, si prospetta un autunno caldissimo». (0070)