Sanità, i senatori del Pdl in campo per Scopelliti
«Il partito democratico calabrese preferisce fare propaganda, evitando di riconoscere quello che Agenas, Kpmg, ministero della Salute hanno certificato e cioè che la giunta Scopelliti in soli tre ann…

«Il partito democratico calabrese preferisce fare propaganda, evitando di riconoscere quello che Agenas, Kpmg, ministero della Salute hanno certificato e cioè che la giunta Scopelliti in soli tre anni ha praticamente azzerato il deficit, riuscendo miracolosamente a garantire i Lea». Lo affermano in una nota i senatori del Pdl Antonio Gentile, Guido Viceconte, Nico D`Ascola, Piero Aiello e Giovanni Bilardi.
«Avevamo proposto al Pd – aggiungono – di collaborare e continuiamo a farlo su questioni importanti come quella che riguarda i precari della salute ma dall`altra parte continuiamo a ricevere insulti e mistificazioni. Solo per un attimo ci attardiamo nella polemica per ricordare al Pd i 439 stabilizzati illegittimamente, secondo la Corte dei Conti, da manager utili a far vincere le elezioni provinciali e a riempire di debiti la nostra collettività, pescando tra i maestri di sciabole e di equitazione. Non si tratta di fare l`apologia di Scopelliti ma di condurre un`operazione di verità rispetto ad un passato di errori che ha visto corresponsabili sia il centrodestra che il centrosinistra. Sarebbe utile che i consiglieri regionali e i parlamentari del Pd collaborassero con noi per chiedere al governo la rinuncia all`impugnativa della legge regionale 12/2013 che consentirebbe di portare a termine il percorso di stabilizzazione di tanti precari e di garantire, con tranquillità, i Lea». «Le polemiche personali – concludono – non ci interessano così come non ci interessa discutere con quanti fanno demagogia: riconoscere a Scopelliti di avere compiuto un ottimo lavoro in condizioni veramente assurde è un dovere, così come è doveroso impegnarsi tutti insieme per chiedere a Roma di porre fine agli ostacoli sulla stabilizzazione del precariato: ci sarà tempo per le campagne elettorali e ci sarà anche tempo per vedere e verificare chi lavora in favore dei precari e chi cerca di ostacolarne il cammino». (0080)