Arsac, la Cisl spinge per le nomine
«A distanza di quasi nove mesi dall’approvazione della legge 66/12 ad oggi non vi è stata la possibilità di vederne avviata l’attuazione, e in modo particolare con la nuova Arsac», l`Agenzia per i se…

«A distanza di quasi nove mesi dall’approvazione della legge 66/12 ad oggi non vi è stata la possibilità di vederne avviata l’attuazione, e in modo particolare con la nuova Arsac», l`Agenzia per i servizi dell`agricoltura che ha sostituito l`Arssa: i segretari generali di Cisl-Fp (Antonio Bevacqua) e Cisl-Usr (Paolo Tramonti) intervengono criticamente sul futuro degli enti strumentali ricordando di avere, «prima, sollecitato il travagliato iter per la nomina del direttore generale che poi non è andato a buon fine e la successiva nomina di un commissario», passaggio che, secondo la Cisl, «non è propedeutico per dare corso a tutto il percorso attuativo della norma per l’autonoma gestione dell’Arsac», dato che «al commissario, per i limiti di azione previsti dalle norme, non dà la possibilità di portare avanti in pieno tutto l’iter per dare un assetto organizzativo e gestionale stabile alla nuova azienda». Bevacqua e Tramonti aggiungono che è la stessa legge a prevedere «quali sono i soggetti istituzionali deputati a dare concretezza all’attuazione della costituzione del nuovo soggetto».
La Cisl confederale e la federazione del Pubblico impiego della Calabria – che «hanno sollecitato e sostenuto l’azione riformatrice degli enti strumentali della Regione Calabria ritenendo ineludibile tale processo che è avvenuto da parte del Consiglio dopo ampia e partecipata discussione» – sollecitano il governatore Scopelliti e l`assessore regionale all`Agricoltura, Michele Trematerra, «a dare corso al nuovo ente, per come previsto dalla legge con la nomina del direttore generale, del direttore amministrativo e del direttore tecnico. Solo così si può dare certezza ed avviare quel processo riformatore necessario per dare efficienza ed efficacia alla mission prevista per l’Arsac e al contempo dare risposte alle varie problematiche presenti e che, al momento, non danno fiducia e stimolo ai professionisti deputati a sostenere ed incrementare lo sviluppo agricolo della nostra regione». (0070)