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Massacrò marito e figlia Condannata all`ergastolo

VILLAPIANA Il gup di Castrovillari ha condannato all`ergastolo Domenica Rugiano, 54 anni, accusato di aver uccuiso il 27 aprile dello scorso anno il marito Vincenzo genovese e la figlia Rosa, di soli…

Pubblicato il: 20/09/2013 – 11:59
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Massacrò marito e figlia Condannata all`ergastolo

VILLAPIANA Il gup di Castrovillari ha condannato all`ergastolo Domenica Rugiano, 54 anni, accusato di aver uccuiso il 27 aprile dello scorso anno il marito Vincenzo genovese e la figlia Rosa, di soli 27 anni, nella loro villetta a Villapiana, nel Cosentino.
Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri – nell`immediatezza dell`efferato delitto – la mattina del 27 aprile scorso Domenica Rugiano ha ucciso prima il marito con due colpi di fucile al torace. Poi ha ricaricato il fucile, è rientrata in casa e ha sparato due colpi contro la figlia che stava dormendo, colpendola alla schiena e a una coscia. Infine ha rivolto l`arma contro se stessa ferendosi. La donna sarebbe andata a letto, aspettando la morte, accanto alla figlia, mentre quest`ultima si sarebbe alzata raggiungendo l`ingresso dove è stata trovata, senza vita, dagli uomini dell`Arma.
Dopo il macabro ritrovamento da parte dei carabinieri, la donna ha prima negato e poi ammesso di essere stata lei ad assassinare marito e figlia, aggiungendo di avere tentato il suicidio. Domenica Rugiano, nel corso di un primo interrogatorio con i pm di Castrovillari, ha motivato il suo gesto sostenendo di provare un forte risentimento nei confronti del marito, descritto da lei come un “padre-padrone”, un violento che picchiava lei e le figlie. Più confuso, invece, è stato il movente riferito all`omicidio della figlia. Domenica Rugiano, infatti, ha riferito di averle sparato perché Rosa aveva allacciato da alcuni mesi una relazione sentimentale che non sarebbe stata ben vista dai familiari.
Dopo alcune settimane, la reaconfessa ha cambiato versione e, dal carcere di Castrovillari è tornata a sostenere che sia stato uno sconosciuto a entrare in casa e aprire il fuoco. Domenica ha ripetuto una versione simile a quella data ai carabinieri della comando provinciale di Cosenza e di Rossano nell`immediatezza dei fatti, racconto che sin da subito non ha convinto gli inquirenti. Il duplice omicidio è avvenuto attorno alle 10 di quel tragico venerdì, ma solo alle 20 dopo la segnalazione di un passante i carabinieri sono giunti sul posto trovando in giardino il cadavere di Vincenzo Genovese e in casa quello della figlia Rosa, poi nella camera da letto della ragazza Domenica Rugiano in evidente stato di shock, con una ferita di arma da fuoco all`anca e una piccola ferita alla mano. I difensori della donna continuano a sostenere la tesi dell`infermità mentale della Rugiano, ma per due periti dell`Università di Bari la donna è capace di intendere e di volere e risulta solo affetta da un disturbo paranoico della personalità. (0050)

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