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Fuda e Tabacci: «Il Pd non è autosufficiente»

Gli ospiti più acclamati sono stati Vittorio Sgarbi e Marco Follini. Non a caso, nel suo intervento conclusivo Bruno Tabacci li ha citati espressamente come parte integrante del progetto di Centro de…

Pubblicato il: 12/10/2013 – 15:24
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Fuda e Tabacci: «Il Pd non è autosufficiente»

Gli ospiti più acclamati sono stati Vittorio Sgarbi e Marco Follini. Non a caso, nel suo intervento conclusivo Bruno Tabacci li ha citati espressamente come parte integrante del progetto di Centro democratico. La formazione centrista «che – per dirla con le parole del coordinatore calabrese Pietro Fuda – resta ancorata nell`alveo del centrosinistra» ha celebrato oggi a Roma la prima assemblea nazionale. Folta la pattuglia calabrese che è arrivata nella Capitale. Oltre a Fuda, c`erano il consigliere regionale Pasquale Tripodi, i cinque coordinatori provinciali e una quarantina di delegati. La Calabria, infatti, è una delle regioni più rappresentate all`interno dell`assemblea per via della buona performance conseguita alle Politiche dello scorso febbraio. «La scelta di ancorarsi saldamente nel centrosinistra su posizioni moderate e riformatrici – spiega ancora Fuda – ha convinto pienamente tutti i delegati calabresi, che sul territorio regionale stanno dando vita a questa esperienza politica, a votare compatti il documento approvato durante l`assemblea nazionale di Centro democratico».
Nell`intervento che ha chiuso la due giorni di lavori, Tabacci, che è stato candidato alle primarie per la scelta del candidato premier della coalizione “Italia bene comune”, ha invitato il Pd «a scendere dal piedistallo della presunzione di autosufficienza. La volontà di costruire una nuova alleanza di centrosinistra deve valere per tutti. Se con il congresso il Pd pensa di poter produrre in vitro al proprio interno la componente centrista si sbaglia. In una coalizione servono diverse anime, ma anime vere. Altrimenti il centrosinistra non troverà più nessuno che non sia del Pd che partecipa alle sue primarie e a quel punto non saranno più primarie del centrosinistra ma primarie del Pd: uno schema che lo porta alla sconfitta sicura». (0030)

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