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Molotov contro Casapound, rito abbreviato per i tre catanzaresi

Saranno processati con rito abbreviato i tre giovani catanzaresi ritenuti responsabili di aver lanciato, tra il 28 e il 29 novembre 2012, una molotov contro la sede di Casapound a Bologna. Per France…

Pubblicato il: 14/10/2013 – 18:10
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Molotov contro Casapound, rito abbreviato per i tre catanzaresi

Saranno processati con rito abbreviato i tre giovani catanzaresi ritenuti responsabili di aver lanciato, tra il 28 e il 29 novembre 2012, una molotov contro la sede di Casapound a Bologna. Per Francesco De Medici, 24 anni, Alessandro Mancuso, 26 e Domenico Emanuele Platì, 27, attualmente con divieto di dimora nel capoluogo emiliano, il pm Antonella Scandellari ha chiesto il rinvio a giudizio contestando lancio e fabbricazione della molotov con finalità di terrorismo, oltre che la detenzione di stupefacenti. De Medici (figlio di un ex assessore di centrodestra di Catanzaro, l`avvocato Caterina Salerno, che lo assiste come legale) e Platì sono accusati anche di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, per aver reagito contro gli agenti della Digos che li arrestarono subito dopo l`attacco. I due poliziotti si sono costituiti parte civile, assistiti dall`avvocato Francesco Miraglia.
La prima udienza si è svolta venerdì davanti al gup Rita Chierici e i tre hanno optato per l`abbreviato, fissato per gennaio. «Ci saremmo aspettati – ha detto Miraglia – che le istituzioni fossero al fianco degli operatori come parti civili, quantomeno il Comune e la Regione, invece ci siamo ritrovati soli». Al termine delle indagini svolte dalla stessa Digos, la Procura contesta l`atto di terrorismo con ordigno micidiale o esplosivo perché in concorso tra loro e con altre persone non identificate, militanti dell`antagonismo politico di estrema sinistra, Mancuso e Platì, a volto coperto, lanciarono la bottiglia contro la serranda del circolo politico, mentre De Medici li aspettava a bordo di un`Audi A3 facendo da “palo”. De Medici è poi accusato di aver colpito alla testa e con calci un poliziotto (al quale furono dati 10 giorni di prognosi), mentre Platì di aver colpito l`altro agente alla testa con una bomboletta spray (sei giorni di prognosi). Dopo l`arresto, in una perquisizione nell`appartamento di Bologna dove i tre erano in affitto, la Digos trovò 19 piante di marijuana e altri involucri con lo stupefacente essiccato.

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