"Papa Giovanni", confermata la condanna per don Luberto
COSENZA La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a don Alfredo Luberto, l`ex presidente del consiglio di amministrazione dell`istituto “Papa Giovanni” di Serra d`Aiello, la struttura d`accogl…

COSENZA La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a don Alfredo Luberto, l`ex presidente del consiglio di amministrazione dell`istituto “Papa Giovanni” di Serra d`Aiello, la struttura d`accoglienza di proprietà della diocesi di Cosenza poi chiusa su ordine della magistratura. Don Luberto – difeso dagli avvocati Angelo Pugliese e Nicola Carratelli – è stato condannato in primo grado a 7 anni reclusione, ma in appello la pena è stata ridotta a 5 anni.
La struttura, che ospitava 360 degenti, persone per la gran parte affette da gravi disturbi psichici, è stata dapprima posta sotto sequestro e successivamente chiusa per gravi carenze igieniche e mancanza di fondi economici. Un enorme buco finanziario che secondo l`accusa sarebbe stato creato grazie alla distrazione dei fondi destinati ai degenti. Durante le indagini è emerso che don Luberto possedeva una residenza (poi sequestrata) nel pieno centro di Cosenza, arredata con mobili d’antiquariato, tendaggi raffinati, posate in argento, una palestra e perfino un bagno con idromassaggio.
Il sacerdote – che non dovrebbe andare in carcere poiché beneficiaro dell`indulto del 2006 – era accusato di associazione per delinquere, appropriazione indebita, abbandono d`incapaci e altri reati minori.