La Cgil scrive al governo: «Subito interventi sulla sanità calabrese»
CATANZARO «La gravissima situazione, determinatasi nella sanità calabrese con le autosospensioni dei subcommissari incaricati dal ministero ad accompagnare il commissario ad acta nella realizzazione…

CATANZARO «La gravissima situazione, determinatasi nella sanità calabrese con le autosospensioni dei subcommissari incaricati dal ministero ad accompagnare il commissario ad acta nella realizzazione del Piano di rientro, sono il segnale ultimo del livello di ingovernabilità istituzionale raggiunto». Lo si legge in una lettera che la Cgil Calabria ha invia al capo del governo ed ai ministri della Sanità e dell`Economia. «Il fallimento degli obiettivi di risanamento – scrive la Cgil – e riorganizzazione del Ssr toccano ormai limiti socialmente insostenibili. Il debito sanitario è stato scaricato sui cittadini calabresi con la più alta tassazione d`Italia e pesanti ticket a cui non corrisponde la garanzia dei Livelli essenziali di assistenza. I pronto soccorso scoppiano e gli ospedali sono divenuti luoghi insicuri per chi cura e per chi è curato. Alla disattivazione di 18 presidi pubblici non ha corrisposto ad oggi la contestuale attivazione di servizi territoriali rimasti tutti sulla carta».
«Dell`avvio dei lavori dei nuovi ospedali previsti dall`Accordo di programma Stato-Regione del 2007 – sostiene la Cgil – non c`è ancora traccia. Le Aziende sanitarie sono devastate da scandali, illegalità, nomine fiduciarie e atti programmatori illegittimi. La sanità pubblica perde qualità e competitività a vantaggio del privato convenzionato. Intanto continua la migrazione sanitaria portando fuori regione bisogni di salute e risorse. Oggi, i conflitti all`interno della struttura commissariale hanno raggiunto l`apice del dissenso segnalando l`assenza di governo e la mancanza di percorsi democratici e partecipativi nella scelte sanitarie. Tale livello di ingovernabilità e inadeguatezza denunciato da tempo ed a più voci, richiede un intervento urgente del governo per consegnare alla Calabria condizioni di garanzia del diritto costituzionale alla salute e di messa in sicurezza del lavoro».
In questa direzione la Cgil Calabria «chiede che vengano assunte le opportune decisioni per porre fine ad un`insostenibile esperienza commissariale incapace di assicurare efficaci percorsi strutturali di riforma di cui ha bisogno la sanità calabrese per essere riqualificata e bonificata dalle inefficienze e dagli interessi che la pervadono per essere consegnata agli interessi collettivi di salute dei cittadini e delle comunità. Certi dell`attenzione che il governo porrà ad un`area del Mezzogiorno dov`è determinante ai fini della coesione del Paese affermare opportunità di accesso alla cittadinanza e a buone pratiche istituzionali, attendiamo fiduciosi le opportune determinazioni per il superamento dello stato di emergenza sanitaria determinatosi». (0030)